L'umanità sembra impotente quando si fà sorprendere dagli avvenimenti pandemici, atmosferici, prevenzionisti ed altro.
Non lo è più quando questi fenomeni sono attesi e discriminati per affrontarli nella modalità opportune.
Ci sono in questo momento realtà lavorative che producono beni di consumo in tutta sicurezza e realtà
che, pur essendo indispensabili e sotto gli occhi di tutti per la loro evidenza e consistenza di prodotto, non fanno niente per assicurare prestazioni esenti dai rischi pendemici, determinado anzi focolai continui di propagazione del malessere che ci è arrivato addosso da una necessità di studio mal condotto anche se in laboratorio fin qui non ancora cogessato
e una parte della popolazione che mentre reclama maggiore sicurezza é proprio essa a determinare continui allarmi degenerativi delle condizioni che ci stanno ammalando subdolamente.
A questi disagi si aggiungono anche le esercitazioni estemporanee di una gestione della politica che non trascura le polemiche per acquisire più consensi present e futuri e più poteri per gestire la cosa pubblica
e le esternazioni estemporanee dei tanti profeti negazionisti che non si sa cosa ci guadagnano o guadagneranno. Lo dimostrano le ammucchiate periodiche che avvengono a Milano, a Roma, a Napoli e nelle feste che non mancamo mai da celebrae nel nostro paese.
Non mancano quelli che si sentono privati della loro libertà di agire nel rispetto dei diritti acquisiti come se le prescizioni di sicurezza gli togliessero la libertà di autoeliminarsi senza danneggiare gli altri.
Al momento l'Italia, come nazione, resta soltanto un'espressione geografica, patria di tanti opportunisti o furbi che si adoperano, questo si, per fregare il prossimo attivo nella creazione di benessere sociale facendo sprecare enormi capitali che dobbiamo ricostruire per avere una crescita ordinata e potenzialmente esente da Crack economici.
La politica, attività alla quale molti approdano, come avvenimento estemporaneo o addirittura per crearsi una posozione di reddito, è frequentata da gente che sa appena fare una col bicchiere, come diceva mio padre.
Essa è carente di garanzie operative in quanto il cinquanta per cento degli eletti arriva da esperienze di disoccupazione per mancanza di specializzazione in qualche cosa.
Quello che sanno fare meglio è la chiacchiera nella quale si sono abituati utilizzando quel piccolo vocabolario che adoperano asfissiando che li ascolta con un'insistenza e una petulanza che rasenta la pazzia in cerca di una vanagloria che dimostrano con la loro presenza in campo ormai dagli ultimi anni dopo aver esercitato qualche ora di lavoro nei villagi turistici come intrattenitori.
In ultimo un male da estirpare con urgenza e determinazione è la malavita che ogni giorno ne inventa una per fregare il prossimo senza rispetto neppure per i propri congiunti nel farli diventare conniventi delle proprie malefatte, capacità che potrebbero invece utilizzare per produrre servizi, beni di consumo in regola con le garanzie che disattendo, ma conoscono troppo bene.
Gioacchino Ruocco
(Esperto qualificato della prevenzione)
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