I COLORI DELLA VITA” ALL’ABBAZIA DI
S. NILO
L’Associazione Culturale “AIDAC”, attualmente
presieduta con competenza e passione dall’artista-medico Maria Ermando, opera
sul territorio laziale con un duplice scopo. Il primo è quello della
solidarietà, poiché parte del ricavato dalle vendite delle opere d’arte viene
devoluto in beneficenza. Il secondo scopo è quello di promuovere l’arte e la cultura attraverso forme diverse
di sensibilizzazione come incontri, seminari, dibattiti sia a livello locale
che nazionale, iniziative culturali quali mostre, rassegne a carattere tematico
occasionali o con cadenze periodiche, istituire corsi di aggiornamento, di
perfezionamento ed illustrativi di monumenti, musei, scavi e di editare per
pubblicizzare in tutte le forme che i media offrono, anche a livello virtuale,
l’attività degli artisti aderenti e le manifestazioni che di volta in volta
vengono realizzate nello svolgimento dei programmi sociali: manifestazioni come
questa splendida rassegna di arti visive sul tema “I
colori della vita”, perché l’arte poggia
sulle radici e sulle spinte vigorose, potenti e, talvolta, inconsce della vita
evidenziandone l’essenza ed i significati più reconditi. Sono in esposizione dieci
personali ed una retrospettiva con artisti molto diversi tra loro per età, per
stile, per tecnica, ma quello che più conta per risultati comunicativi con una
costante scelta d’insoliti valori espressivi. Le personali sono dedicate ad
artisti come
Maria
Ermando,
Lena Gentile
Seby Ruocco,
La retrospettiva è
dedicata al grande artista Rino Guglielmo (Este PD 1910 – Chioggia VE 1994),
allievo prediletto di Virgilio Guidi, uno dei migliori acquerellisti veneti, famoso
come affrescatore di Chiese e pittore di
numerose pale d’altare. A Chioggia, dove ha vissuto da quando aveva tre anni,
ha dedicato le sue opere più belle, quasi un diario grafico-pittorico di luoghi
e di atmosfere, di emozioni e di armonie visionarie.
Fa da sfondo e da
location a questa splendida Rassegna di
arti visive il Monastero Esarchico di Santa Maria di
Grottaferrata, detto
anche Abbazia Greca di San Nilo, fondata nel 1004 da un gruppo di monaci provenienti dalla Calabria
bizantina guidati da S. Nilo di Rossano, capo carismatico e personaggio di
primo piano del suo tempo. Greco di origine e di rito, fondatore di vari
monasteri, decise di fondare un monastero sui colli di Tuscolo, sui
ruderi di una grande villa romana, dove sembra gli sia apparsa la Madonna. La sua iconografia lo rappresenta
anziano e barbuto con un lungo abito monastico, la pergamena ed il modellino
dell’importante abbazia di Grottaferrata, edificata poi sulla tomba, dove il
suo corpo è ancora sepolto.
Anna Iozzino
Nessun commento:
Posta un commento