Leggendo i testi delle canzoni di San remo di quest’anno
basta poco per capire che i testi mancano di poesia.
Percorrendo l’elenco di chi ha scritto le parole ti accorgi
subito che manca prima di tutti MOGOL, l’ultimo poeta della canzone italiana. E’
impossibile non ricordare i suoi molteplici successi. E’ vero che le canzoni sono fatte di musiche
e parole, ma sono le parole a far cantare la musica che le sostiene nel racconto
canoro.
Le improvvisazioni degli ultimi anni raccontano in maniera
pretestuosa le nostre sensazioni, i nostri umori facendo dimenticare la storia
di questo mezzo espressivo che deve adeguarsi ai tempi, ma non stravolgere la
realtà dei fatti, le modalità che nella condizione attuale vengono anche quando
riescono ad indovinare qualche frase o ritornello. Rendono occasionali e lontano dalla verità le nostre verità
odierne con stonature che non hanno senso neanche quando si avvicinano alle
nostre emozioni nella vita di ogni giorno che avrebbero bisogno di altro
ristoro per sopravvivere venendo meno anche a a quel vecchio adagio che
recita:- Canta che ti passa.
Gioacchino Ruocco
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