Dalla LIRA all'EURO.
Su un giornaletto mensile
telematico dal titolo OBSERVO che mi arriva sistematicamente tutti i mesi è stato
pubblicato l’ennesima considerazione sulla situazione economica in cui versa il
nostro paese.
Monti non sarà il massimo come
soluzione per i nostri mali ma i partiti che si sentono espropriati dalla loro
funzione continuano a fare il loro cattivo mestiere di politici cercando nella
misura che riescono a spuntare di volta in volta di non perdere di vista i loro
interessi clientelari, di continuare a difendere le loro prebende, di poter
fare finalmente una legge elettorale per assicurare poltrone agli esponenti che
più fanno danno.
Da parte nostra è un continuo
piagnisteo. Le fabbriche che chiudono, gli imprenditori che si suicidano, la
gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese, ecc. ecc. ma nessuno che critica i governi precedenti che in presenza già di un deficit da paura hanno
continuato, incapaci, a portare avanti lo sfascio delle istituzioni dicendoci che
non c’erano soldi da spendere per la ripresa economica del paese, mentre
scopriamo con quello che salta fuori attraverso la cronaca che i soldi c’erano
ma soltanto per il tornaconto personale di quelli che fanno politica.
Fare politica è diventato ormai
l’unico mestiere in cui una volta assunto, cioè eletto, ma neppure questo va
bene, cioè una volta coinvolto trovi da prendere non soltanto per te ma anche
per gli altri per gli anni a venire.
I tesori accumulati non si
contano, ma le critiche che vengono mosse all’attuale politica di Monti che con
l’aumento dell’IVA ha generato un incremento del costo della vita e nuove
occasioni di speculazione sui titoli di stato per chi ha soldi per arricchirsi
senza troppe preoccupazioni, non sono mai accompagnate da critiche che
necessariamente vanno mosse ai governi precedenti che pur rendendosi conto
della valanga che avevano messo in movimento non hanno fatto niente per
arginarla.
Intanto c’è da dire che una buona
parte del paese va avanti e produce, mentre un’altra priva di idee e di
aspettative cerca di evadere ancora la ricchezza che accumula.
Quante critiche all’Europa
economica e a l’incoscienza di chi così l’ha voluta. Non ci vogliono grandi
cervelli per capire che non avremmo mai potuto scaricare il nostro deficit
sugli altri in quanto i trattati non lo prevedevano, però ci siamo fatti legare
mani e piedi senza battere ciglio trovandoci dal 2002 con una crescita dei
prezzi che sono diventati esponenzialmente grandi portando quello che costava
mille a 1 € che è praticamente il doppio quando non è ancora moltplicato.
Nel 2002 le lire prevedevano e qualche
volta erano ancora prese in considerazione le cinque e le dieci lire nella
formulazione dei prezzi e con le cinquanta e le cento ci compravi uno stik di caramelle.
Dall’adozione dell’Euro lo stik
di caramelle costa come minimo 3 €, un chilo di mele ha quadruplicato il suo
costo, il latte è arrivato a prezzi prossimi ai 2 €, il pane, a Roma, costa un
occhio della fronte, ma tanto la gente che protesta compra la pizza a 10 € al chilo,
la mortadella ha raggiunto il prezzo del prosciutto che è l’unico prodotto che
ha conservato un rapporto corretto con il vecchio prezzo in lire.
Tutto va a rotoli e qualche primo
ministro del passato governo annotava che la domenica i ristoranti italiani sono pieni. L’assurdo è di non arrivare a fine mese e poi compare un pezzo di
pizza che col suo importo permette di comprare come minimo 5 chili di pasta, che
con porzioni di 50 gr. a testa permettono di preparare 100 pasti. Con un altro pezzo di pizza
comprare due bottiglie di olio in offerta e così via.
Cosa hanno fatto i partiti che
stanno ancora cercando una via di fuga per non essere cacciati via dalla presa
di coscienza che sta prendendo piede ? Niente.
Si completano con altri sprechi
gli sprechi avviati. Abbiamo una moneta forte, ma il nostro carburante costa 2
volte quello degli Stati Uniti.
Il mio compaesano in Florida con
25 dollari l’anno telefona a tutto il mondo e noi paghiamo l’etere come se
fosse alcool da bere.
A chi vogliamo dare una mano ?
All’attuale governo sostenendolo nelle riforme per ridurre gli sprechi,
eliminare le eccedenze di amministrazione, ecc. ecc. o continuare ad aspettare
uomini come quelli che sono passati e non hanno avuto il coraggio di fare le
riforme che il paese aspetta da anni ?
Dov’è il buon padre di famiglia e
le donne che fo fanno grande ?
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