domenica 20 maggio 2012

AMICI, ma in un confronto inutile.





Ormai il meccanismo di AMICI comincia a stancare. Va bene il confronto per far capire agli ammessi nella scuola tra virgolette che devono impegnarsi nell’apprendere per dare spettacolo, vanno bene le sfide che sono chiamati a sostenere quando qualcuno che non ha superato le selezioni crede di avere più qualità di quelli che sono stati ammessi, vanno bene tutti gli stimoli, ma non sempre la scuola si pone come modello da imitare anche se pone i selezionati televisivamente sotto gli occhi di chi ha tempo e voglia di guardarli.

Organizzare un saggio di fine anno per selezionare con l’intervento degli addetti ai lavori e il contributo economico del pubblico che paga per dire la sua ormai è nella norma delle consuetudini, ma prendere quelli che dalla trasmissione sono usciti ormai già da qualche anno e vivono ormai una vita da artisti affrontando concerti, ospitate televisive, festival e l’esito commerciale dei dischi prodotti dai discografici che li hanno sotto contratto, è stata un’operazione che non doveva neppure essere pensata, accettata dai discografici e dagli stessi cantanti per non ribadire priorità, precedenze, accrediatmenti, ecc. ecc.

Se proprio li si voleva utilizzare dovevano fare gli ospiti e basta utilizzandoli per mettere in risalto il loro successo, il loro percorso, le loro aspirazioni, come i figli che tornano a casa per far grande la madre che li ha resi grandi, adulti.

Si poteva metterli in passerella senza sottoporli al giudizio di un pubblico che già li acclama nelle misura che vanno meritando

Si poteva cogliere l’occasione di ascoltarli nell’uscita dell’ultimo album, nei loro successi più importanti senza sottoporli a un meccanismo di confronto che già di per se è stato macchinoso per non espellere immediatamente quelli che durante le trasmissioni hanno raccolto un  consenso sempre vicino al 50% ma carente del numero per sopravanzare che gli era stato contrapposto.

AMICI andrebbe rivista in particolar modo rinnovando gli autori e buona parte di quei personaggi che professori non sono e rischiano di seminare cattivi esempi.


Alessandra 

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