FESTA MINIMA
Inchiodami alla croce
senza le sofferenze atroci
date a Cristo,
con dati alla mano,
con una mano che non dà
e l’altra toglie.
Non restare a guardare
che fa male,
ma non dimenticare
quel che fai.
C’è troppa pena nella vita
e viverla
non è da tutti.
Giustizia non è fatta
che per farla
si diventa ingiusti,
duri come le pietre
scelte per dilapidare.
Se non mi vuoi amare
perchè
non puoi amarmi,
non mi crocifiggere ogni giorno.
Lasciami andare.
La vita che mi resta
sarà una festa minima,
sarà quel che sarà,
ma non rimpiangerò
di averti amata:
dovrei rinnegare la mia vita,
bruciare le mie gioie
e le mie pene, i figli
e le mie requie,
appassire il mio cuore
al sole della noia
quando mi resta ancora
la gioia di tutta la mia vita
che sarà finita
solamente quando
finirà il mondo,
finirà la terra,
finirà la guerra.
Inchiodami alla croce,
ma non voltarti indietro
neppure quando
sentirai la mia voce
chiamarti
per amarti ancora
prima di morire.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 14/08/2011
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