domenica 19 gennaio 2020

In attesa della mutazione del PD......Stefanelli passa con Renzi


19 GENNAIO 2020 di SAVERIO FORTE - LETTO 78 VOLTE
Annuncio ufficiale sul sito di Italia Viva: Gerardo Stefanelli ha preso la tessera del Partito di Matteo Renzi. Chi lo seguirà. E cosa accadrà adesso . In Comune ed alle prossime Regionali
L’annuncio urbi et orbi l’ha dato il diretto interessato all’ora di pranzo sul suo profilo Facebook dopo le ripetute anticipazione di Alessioporcu.it: “Appuntamento con Renzi mercoledì mattina al senato”. Contestualmente ha inserito una foto emblematica: lo ritrae con il Senatore di Pontassieve mentre, ai piedi di un palcoscenico di un teatro, gli stringe una mano sorridendo. È il modo che ha scelto Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno in fuga dal Pd, per dire che andrà in Italia Viva con Matteo Renzi.
La conferma ufficiale arriva dal sito di Italia Viva.  Spiega che l’ex esponente del Pd ha aperto il 2020 facendo la tessera del Partito di Matteo Renzi. “Ho scelto di aderire a Italia Viva e alla sfida lanciata da Matteo Renzi – dice – per costruire un nuovo soggetto politico con coloro che continuano a credere nella necessità di un ideale riformista democratico e liberale”.
Gerardo Stefanelli e Matteo Renzi
Era tutta ammuina quella fatta tre mesi fa dal sindaco di Minturno. Era l’inizio di novembre quando annunciava ai cronisti, a margine di una conferenza stampa, di volersi ritirare dalla vita politica. E garantiva di non voler seguire Renzi nel suo nuovo Partito. (leggi qui Gerardo saluta il Pd: «e non vado con Renzi» e qui leggi Stefanelli molla: “Non mi ricandido”)
Stefanelli ha così metabolizzato definitivamente le scorie rimastegli dopo il polemico e velenoso addio dal Pd. È il Partito che l’aveva, con successo, candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 2016.
Firenze? No, Roma
In una conferenza stampa tenuta venerdì scorso per presentare i risultati della raccolta differenziata dei rifiuti nel 2019, Gerardo Stefanelli aveva annunciato che avrebbe trascorso il fine settimana a Firenze per incontrare Renzi. L’appuntamento, inizialmente era fissato per domenica mattina: “per un caffè. Poi l’ex premier ed ex segretario nazionale del Pd ha massaggiato a Stefanelli per dirgli: “Non salire più, definiamo tutto mercoledì mattina in Senato”.
Il numero di cellulare di Matteo Renzi è memorizzato nella rubrica del sindaco di Minturno dalla mattina del 22 novembre 2017. Quel giorno fece tappa presso la stazione ferroviaria di Minturno-Scauri il treno “Destinazione Italia”. A bordo c’erano il segretario nazionale del Pd, l’allora Ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio ed il vice-presidente della Camera dei Deputati Roberto Giacchetti.
La fermata del treno
Matteo Renzi ed il treno Destinazione Italia
Secondo una leggenda metropolitana a convincere a Renzi ad effettuare a Minturno l’unica sosta in provincia di Latina del suo treno diretto ad Aversa sarebbe stato Roberto Giachetti. A sollecitarlo era stato proprio Stefanelli di cui aveva, sempre nella rubrica del suo telefonino, il numero di cellulare.
Quella mattina molti capirono che Stefanelli avrebbe abbandonato, un giorno, il Pd. Tra questi molti dirigenti che erano a Minturno ad attendere il treno renziano partito da Roma. Uno di loro è il Segretario Provinciale Pd e suo (ex) amico Claudio Moscardelli. Stesso dicasi per i due consiglieri regionali pontini del Pd in carica quel giorno, i due sindaci Dem del comprensorio, Formia (Sandro Bartolomeo) e Castelforte (Giancarlo Cardillo). 
Ora Stefanelli ha centrato un obiettivo, essere diventato il primo sindaco nella provincia di Latina ad aderire a Italia Viva.  E il fine è utilizzare questa nuova forza politica, “la mia nuova casa”, dopo  l’Udc ed il Pd, per arrivare, un giorno, in via della Pisana a Roma, sede del consiglio regionale del Lazio.
Nessuno, proprio nessuno, aveva creduto a Stefanelli quando annunciava il ritiro dall’attività politica. Fu un modo, esplicito, per esternare alla sua maggioranza di centrosinistra il seguente pensero: senza di me non andrete da nessuna parte.
Chi resta con lui
Stefanelli parla di “un ideale riformista democratico e liberale, adatto ai tempi che si stanno vivendo”. Sa che quello che lo attende, nell’ultimo anno e mezzo di mandato amministrativo, non si preannuncia un cammino in discesa. Tutt’altro.
Il sindaco di Minturno sa di poter contare sull’indiscusso sostegno dei fedelissimi assessori Daniele Sparagna ed Elisa Venturo. Ed in Consiglio di Giuseppe Pensiero e di Amerigo Zasa, quest’ultimo eletto e poi fuoruscito dal Pd e ora vice commissario per la trasformazione della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci, vice presidente uscente, nell’Unione dei comuni. 
Ci sarà una rappresaglia del Pd nei confronti del sindaco di Minturno? Il Partito ha tre punti di riferimento, gli assessori alla Cultura e all’Ambiente, Mimma Nuzzo e Piernicandro D’Acunto ed il presidente del consiglio comunale Giuseppe Tomao che del segretario provinciale Moscardelli è il vero emissario sul territorio del Golfo.
Il Pd al momento non ha molti margini di manovra, almeno per il momento. Deve far fronte ad una propria situazione politica di debolezza ma sarà chiamato a decidere  il suo futuro elettorale. Dipenderà da due fattori: l’ormai certa ricandidatura a sindaco di Stefanelli nella primavera del 2021 e quale centrodestra (con quali e quanto candidati a sindaco) si presenterà all’elettorato.
La Lega rompe gli indugi
Gerardo Stefanelli Foto: © Enrico Duratorre
Il plenipotenziario della Lega cittadina, l’ex consigliere regionale di Forza Italia, Romolo Del Balzo, ha già rotto gli indugi dopo l’exploit elettorale alle europee dello scorso maggio.
Dice: “Se la coalizione non troverà la necessaria unità interna, faremo le nostre proposte ma alla luce del sole”.
È difficile quantificare le possibili adesioni a Minturno ad Italia Viva, Partito che ha già un coordinatore del locale circolo. Pino Russo, storico dirigente del comitato regionale della Federcalcio, è un medico di base dotato da sempre di un portafoglio elettorale niente male. Lo sapeva Federico Fauttilli, ex segretario provinciale della Dc di Latina (di cui è stato l’espressione più importante della sinistra di base), che lo ha indicato direttamente ai vertici nazionali di Italia Viva.
Un fatto è certo: Stefanelli se mercoledì andrà a Palazzo Madama per “chiudere” con Matteo Renzi, il merito sarà anche di un bravo penalista di Latina. Si tratta di Renato Archidiacono che, amico di Ettore Rosato, è considerato al momento il coordinatore provinciale (“macchè, sono eventualmente un collante” – osserva l’interessato) di Italia Viva.
E Stefanelli questa volta ha trovato la strada in discesa. Archiacono è stato a lungo il legale di fiducia del sindaco di Formia e Senatore Udc Michele Forte, di cui Stefanelli – ironia della sorte – è stato a lungo assistente parlamentare prima di abbracciare l’infelice causa Dem. 
Quando la politica è una scienza troppo perfetta per essere vera… 

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