Annuncio ufficiale
sul sito di Italia Viva: Gerardo Stefanelli ha preso la tessera del Partito di
Matteo Renzi. Chi lo seguirà. E cosa accadrà adesso . In Comune ed alle
prossime Regionali
L’annuncio urbi et orbi l’ha dato il diretto interessato
all’ora di pranzo sul suo profilo Facebook dopo le ripetute anticipazione
di Alessioporcu.it: “Appuntamento con Renzi mercoledì mattina al
senato”. Contestualmente ha inserito una foto emblematica: lo ritrae con il
Senatore di Pontassieve mentre, ai piedi di un palcoscenico di un teatro, gli
stringe una mano sorridendo. È il modo che ha scelto Gerardo Stefanelli,
sindaco di Minturno in fuga dal Pd, per dire che andrà in Italia Viva con Matteo
Renzi.
La conferma ufficiale arriva dal sito di Italia Viva. Spiega
che l’ex esponente del Pd ha aperto il 2020 facendo la tessera del Partito di
Matteo Renzi. “Ho scelto di aderire a Italia Viva e alla
sfida lanciata da Matteo Renzi – dice – per costruire un nuovo
soggetto politico con coloro che continuano a credere nella necessità di un
ideale riformista democratico e liberale”.
Gerardo Stefanelli e Matteo Renzi
Era tutta ammuina quella fatta tre mesi fa dal sindaco di
Minturno. Era l’inizio di novembre quando annunciava ai cronisti, a
margine di una conferenza stampa, di volersi ritirare dalla vita politica.
E garantiva di non voler seguire Renzi nel suo nuovo Partito. (leggi qui Gerardo saluta il Pd: «e non vado con Renzi» e
qui leggi Stefanelli molla: “Non mi ricandido”)
Stefanelli ha così metabolizzato definitivamente le scorie rimastegli dopo
il polemico e velenoso addio dal Pd. È il Partito che l’aveva, con
successo, candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 2016.
Firenze? No, Roma
In una conferenza stampa tenuta venerdì scorso per presentare i risultati
della raccolta differenziata dei rifiuti nel 2019, Gerardo Stefanelli aveva
annunciato che avrebbe trascorso il fine settimana a Firenze per
incontrare Renzi. L’appuntamento, inizialmente era fissato per domenica
mattina: “per un caffè”. Poi l’ex premier ed ex segretario nazionale
del Pd ha massaggiato a Stefanelli per dirgli: “Non salire più, definiamo
tutto mercoledì mattina in Senato”.
Il numero di cellulare di Matteo Renzi è memorizzato nella rubrica
del sindaco di Minturno dalla mattina del 22 novembre 2017. Quel
giorno fece tappa presso la stazione ferroviaria di Minturno-Scauri il
treno “Destinazione Italia”. A bordo c’erano il segretario nazionale del
Pd, l’allora Ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio ed
il vice-presidente della Camera dei Deputati Roberto Giacchetti.
La fermata del treno
Matteo Renzi ed il treno Destinazione Italia
Secondo una leggenda metropolitana a convincere a Renzi ad
effettuare a Minturno l’unica sosta in provincia di Latina del suo
treno diretto ad Aversa sarebbe stato Roberto Giachetti. A
sollecitarlo era stato proprio Stefanelli di cui aveva, sempre nella rubrica
del suo telefonino, il numero di cellulare.
Quella mattina molti capirono che Stefanelli avrebbe abbandonato,
un giorno, il Pd. Tra questi molti dirigenti che erano a Minturno ad
attendere il treno renziano partito da Roma. Uno di loro è il Segretario
Provinciale Pd e suo (ex) amico Claudio Moscardelli. Stesso dicasi
per i due consiglieri regionali pontini del Pd in carica quel giorno, i due
sindaci Dem del comprensorio, Formia (Sandro Bartolomeo) e Castelforte (Giancarlo
Cardillo).
Ora Stefanelli ha centrato un obiettivo, essere diventato il primo sindaco
nella provincia di Latina ad aderire a Italia Viva. E il fine
è utilizzare questa nuova forza politica, “la mia nuova casa”,
dopo l’Udc ed il Pd, per arrivare, un giorno, in via della Pisana
a Roma, sede del consiglio regionale del Lazio.
Nessuno, proprio nessuno, aveva creduto a Stefanelli quando annunciava il
ritiro dall’attività politica. Fu un modo, esplicito, per esternare alla sua
maggioranza di centrosinistra il seguente pensero: senza di me non
andrete da nessuna parte.
Chi resta con lui
Stefanelli parla di “un ideale riformista democratico e liberale, adatto
ai tempi che si stanno vivendo”. Sa che quello che lo attende, nell’ultimo
anno e mezzo di mandato amministrativo, non si preannuncia un cammino
in discesa. Tutt’altro.
Il sindaco di Minturno sa di poter contare sull’indiscusso sostegno dei
fedelissimi assessori Daniele Sparagna ed Elisa
Venturo. Ed in Consiglio di Giuseppe Pensiero e di Amerigo
Zasa, quest’ultimo eletto e poi fuoruscito dal Pd e ora vice commissario
per la trasformazione della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci, vice
presidente uscente, nell’Unione dei comuni.
Ci sarà una rappresaglia del Pd nei confronti del sindaco di
Minturno? Il Partito ha tre punti di riferimento, gli assessori alla
Cultura e all’Ambiente, Mimma Nuzzo e Piernicandro
D’Acunto ed il presidente del consiglio comunale Giuseppe
Tomao che del segretario provinciale Moscardelli è il vero emissario
sul territorio del Golfo.
Il Pd al momento non ha molti margini di manovra, almeno per il
momento. Deve far fronte ad una propria situazione politica di debolezza ma
sarà chiamato a decidere il suo futuro elettorale. Dipenderà da due
fattori: l’ormai certa ricandidatura a sindaco di Stefanelli nella
primavera del 2021 e quale centrodestra (con quali e quanto candidati a
sindaco) si presenterà all’elettorato.
La Lega rompe gli indugi
Gerardo Stefanelli Foto: © Enrico Duratorre
Il plenipotenziario della Lega cittadina, l’ex consigliere regionale di
Forza Italia, Romolo Del Balzo, ha già rotto gli indugi dopo
l’exploit elettorale alle europee dello scorso maggio.
Dice: “Se la coalizione non troverà la necessaria unità interna, faremo
le nostre proposte ma alla luce del sole”.
È difficile quantificare le possibili adesioni a Minturno ad
Italia Viva, Partito che ha già un coordinatore del locale circolo. Pino
Russo, storico dirigente del comitato regionale della Federcalcio, è un
medico di base dotato da sempre di un portafoglio elettorale niente male. Lo
sapeva Federico Fauttilli, ex segretario provinciale della Dc di
Latina (di cui è stato l’espressione più importante della sinistra di base),
che lo ha indicato direttamente ai vertici nazionali di Italia Viva.
Un fatto è certo: Stefanelli se mercoledì andrà a Palazzo Madama per
“chiudere” con Matteo Renzi, il merito sarà anche di un bravo penalista di
Latina. Si tratta di Renato Archidiacono che, amico di Ettore
Rosato, è considerato al momento il coordinatore provinciale (“macchè,
sono eventualmente un collante” – osserva l’interessato) di Italia
Viva.
E Stefanelli questa volta ha trovato la strada in discesa. Archiacono è
stato a lungo il legale di fiducia del sindaco di Formia e Senatore Udc Michele
Forte, di cui Stefanelli – ironia della sorte – è stato a lungo assistente
parlamentare prima di abbracciare l’infelice causa Dem.
Quando la politica è una scienza troppo perfetta per essere vera…
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