Il taglio del nastro
Da ospedale a Casa della Salute, dopo cinque anni il Valdese riapre i battenti LE FOTO
Il nosocomio di via Silvio Pellico aveva chiuso i battenti nel 2012. Questa mattina l'inaugurazione dei primi servizi. Saitta: "Saniamo ferita città"
E’ operativa da oggi, dove fino al 2012 c’era l’Ospedale Valdese, la prima Casa della Salute di Torino destinata ad integrare il servizio sanitariocon laboratori di analisi, quattro sale per piccola chirurgia, uno sportello di Servizio Sociale e diversi servizi di accoglienza, cura psico-oncologica, valutazione geriatrica.
LA CERIMONIA DEL TAGLIO DEL NASTRO
Al taglio del nastro della struttura di via Silvio Pellico c’erano l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che ha parlato di “una giornata importante per la città che segna il passo della trasformazione in atto del sistema sanitario sempre più di prossimità”, l’assessore alla Sanità del Comune di Torino, Sonia Schellino, il direttore generale Valerio Fabio Alberti, il pastore Eugenio Bernadini. “La chiusura del Valdese – ha detto Saitta – segnò una ferita per Torino, e appena insediatomi ho cominciato a lavorare per la riapertura. Questo non è più un ospedale, ma una struttura innovativa, per la ‘presa a carico del paziente’, concetto caro ai valdesi, ma anche cardine del nuovo piano sanitario”.
Al taglio del nastro della struttura di via Silvio Pellico c’erano l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che ha parlato di “una giornata importante per la città che segna il passo della trasformazione in atto del sistema sanitario sempre più di prossimità”, l’assessore alla Sanità del Comune di Torino, Sonia Schellino, il direttore generale Valerio Fabio Alberti, il pastore Eugenio Bernadini. “La chiusura del Valdese – ha detto Saitta – segnò una ferita per Torino, e appena insediatomi ho cominciato a lavorare per la riapertura. Questo non è più un ospedale, ma una struttura innovativa, per la ‘presa a carico del paziente’, concetto caro ai valdesi, ma anche cardine del nuovo piano sanitario”.
BOETI: RIAPERTURA E’ SEGNALE DI SPERANZA
“La riapertura dell’ex ospedale Valdese, trasformato ora in Casa della Salute, rappresenta un segnale di speranza per gli abitanti del quartiere e per tutti i torinesi. La decisione della Giunta Cota di chiudere il Valdese costituì un vulnus per la città, una scelta sbagliata ed irragionevole” ha dichiarato Nino Boeti, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte. “Grazie alla giunta di centrosinistra – ha affermato Boeti – si restituisce alla comunità una struttura che ospita servizi significativi. Certamente si tratta di un primo passo, altri dovranno essere fatti affinché il Valdese diventi una vera e propria Casa della Salute: in particolare, bisognerà collocare letti di post-acuzie in collegamento con le Molinette cosi’ da riuscire a decongestionarne il Pronto soccorso”.
“La riapertura dell’ex ospedale Valdese, trasformato ora in Casa della Salute, rappresenta un segnale di speranza per gli abitanti del quartiere e per tutti i torinesi. La decisione della Giunta Cota di chiudere il Valdese costituì un vulnus per la città, una scelta sbagliata ed irragionevole” ha dichiarato Nino Boeti, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte. “Grazie alla giunta di centrosinistra – ha affermato Boeti – si restituisce alla comunità una struttura che ospita servizi significativi. Certamente si tratta di un primo passo, altri dovranno essere fatti affinché il Valdese diventi una vera e propria Casa della Salute: in particolare, bisognerà collocare letti di post-acuzie in collegamento con le Molinette cosi’ da riuscire a decongestionarne il Pronto soccorso”.
PASSO AVANTI PER RISOLVERE PROBLEMA LISTE ATTESE
Boeti conclude sottolineando come “il sistema sanitario regionale negli ultimi anni abbia chiuso diverse sale operatorie, strutture che in taluni casi, come il Valdese, possono essere recuperate per una chirurgia a bassa intensità. Il problema delle liste di attesa è figlio anche di queste scelte, e la riapertura di queste sale operatorie rappresenterà un ulteriore passo in avanti”.
Boeti conclude sottolineando come “il sistema sanitario regionale negli ultimi anni abbia chiuso diverse sale operatorie, strutture che in taluni casi, come il Valdese, possono essere recuperate per una chirurgia a bassa intensità. Il problema delle liste di attesa è figlio anche di queste scelte, e la riapertura di queste sale operatorie rappresenterà un ulteriore passo in avanti”.
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