pubblicato venerdì 27 gennaio 2017
Qui si tratta poco di politica o non politica. Si tratta di corruzione. Si tratta di edulcorare fatti realmente avvenuti con il denaro, si tratta che - con il suddetto denaro, appunto - si lava, o si decolora, tutto.
E insomma, per un politico, a livello elementare, questa pratica non sarebbe buona. La storia di Silvio Berlusconi, però, è una storia di condizionali.
Quest'uomo che ormai ha una certa età, diciamolo chiaramente, che ha sfoderato bandane con Putin, dato della culona ad Angela Merkel, dell'abbronzato all'ex Presidente degli Stati Uniti, è stato di nuovo iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Milano per alcune consegne di denaro in contanti avvenute fino a pochi mesi fa, a quattro ragazze implicate nelle famose cene di Villa San Martino.
Oh, come ne avremo fatto a meno di queste cene: quanti voltastomaco avremmo risparmiato. E quanti inutili "Ognuno è libero di fare quel che vuole nella propria intimità" ci è toccato sentire.
Insomma, in realtà di nuovo c'è poco; solo una vecchia puzza che riavvampa, nell'Italia frammentata di partiti, di mancanza di leader, di voti referendari che diventano espressioni politiche, di malcontenti e malumori, anche rispetto alla più ampia politica internazionale.
Altro? Ah sì: Berlusconi, ad oggi, è di nuovo sul carro di Forza Italia come leader. E oggi, dal sito del Partito, è stato inviato un bel messaggio: Forza Italia, appunto, fu fondata esattamente 23 anni fa; tanti auguri. A noi. (MB)
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