martedì 22 giugno 2021

 Intervista ad Anna Iozzino tra arte. poesia e impegno sociale


   Ho svolto la mia attività sempre attraverso Associazioni culturali  perchè sono costituite  da un gruppo di persone che hanno gli stessi valori morali e lavorano in armonia per un interesse sociale e  per scopi culturali, educativi e ricreativi.


   In un’epoca globalizzata come la nostra con il costante pericolo del pensiero unico, credo che siano proprio questi Enti privati senza finalità di lucro  le uniche possibilità che abbiamo per contrastare tutte le istanze corrosive che promanano dalla nostra società.


   Come membro dell’UNUPADEC, una Unione nazionale in difesa degli Autori di Cinema e di Teatro, ho collaborato al periodico “Il Mezzogiorno nuovo d’Italia”  e ho tenuto conferenze su autori di cinema e di teatro nell’ambito delle manifestazioni annuali del Premio Lumière a Villa Miani a Roma e nel 1992  alle Colombiadi di Genova. Sempre nel 1992 sono stata chiamata a far parte del “Comitato film  prodotti per ragazzi”  presso il Dipartimento dello Spettacolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per il biennio 1998 – 2000 ho fatto parte della Prima Commissione di Esperti Cinema sempre presso il Dipartimento dello Spettacolo  della Presidenza del Consiglio dei Ministri in via della Ferratella a Roma. Il mio ruolo era  quello di difendere la creatività degli autori e lottare per l’abolizione della censura cinematografica. Solo di recente, il 5 aprile 2021 il Ministro della cultura Dario Franceschini ha divulgato l’entrata in vigore di una nuova legge secondo la quale non ci saranno più Commissioni di censura, ma toccherà ai produttori di indicare le fasce di età che potranno vedere i loro film.


   Sul nostro territorio ho collaborato, fin dalla sua fondazione nel 1984, con il Circolo artistico e culturale “Lorenzo Viani” fondato da un gruppo di grafici, pittori e scultori e presieduto a turno da validi artisti come Franco Marcomeni, Giovanna Milani, Elena Majoli ed altri. 


   Ho seguito l'attività culturale del  Circolo “Lorenzo Viani”  con conferenze, articoli, prima su “Il giornale di Ostia” e poi su “La Gazzetta del Litorale new and news”  e ricerche ex novo per meglio divulgare la conoscenza delle pitture murali che Lorenzo Viani (Viareggio 1° novembre 1982 – Ostia Lido, Roma 2 novembre 1936)  pittore, scultore, incisore, scrittore, poeta e giornalista viareggino di grande talento,  ha lasciato ad Ostia nella Caserma IV Novembre delle  Fiamme Gialle  come ultima testimonianza della sua feconda e poliedrica vicenda artistica. In particolare nel 1988 sotto la presidenza di Giovanna Milani che chiese i necessari permessi al Comandante della Caserma e mi offrì la possibilità di studiare dal vivo le pitture murali, di trascriverne le misure esatte, di approfondirne le fonti  storiche, di scattare una serie di fotografie, di girare un documentario e di pubblicare il primo saggio “Lorenzo Viani ad Ostia”.


   Per un lungo periodo, dal 2002 al 2020, è stata presidente Elena Majoli , che pur tra mille difficoltà organizzative ed economiche, ha portato avanti con competenza e passione,  con determinazione ed un’innata gentilezza nei contatti interpersonali, numerose mostre per gli artisti del Circolo sia in sale molto importanti di Roma come Palazzo Valentini, la Sala de Bramante a Piazza del Popolo, i Saloni della Caserma IV Novembre, Il Chiostro del Palazzo del Governatorato del X Municipio, sia all’aperto ad Ostia come “Arte contemporanea sul mare” in Piazza Anco Marzio, collettive periodiche nel Borgo di Ostia Antica e in via dei Misenati  invitandomi a scrivere le presentazioni in catalogo per le mostre più importanti.


   Dal 2015 sono stata invitata dal Cav. Domenico Garofalo a far parte dell’ ANCRI,. Associazione Nazionale  Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana. Per l’ANCRI l’otto marzo 2016  ho partecipato al Convegno  “LA DONNA INSIGNITA” presso la sede della Corte dei Conti di Roma, dove ho trattato il tema “L’universo creativo al femminile” mettendo in evidenza come la donna, dal mito all’attualità, è stata soggetta a discriminazione nell’ambito dell’arte, nella poesia

 
I percorsi delle donne sono ancora troppo faticosi e non raggiungono mai i massimi livelli, cioè la leadership nell'ambito politico, economico e sociale. Bisogna ancora fare dei passi avanti nella realizzazione di una democrazia paritaria non solo di natura giuridica, ma di natura culturale. Sembra che la storia delle donne sia scritta con un inchiostro invisibile per il silenzio che circonda il loro lavoro.


Dal Duemila ho fatto parte della  Consulta Femminile della Regione Lazio per le pari opportunità - istituita con la legge regionale n. 58/25-11-1976 per difendere e risolvere le problematiche e le istanze delle donne e ne è portavoce presso il Consiglio regionale – p:rima come supplente e poi come rappresentante effettiva. Nel 2007 sono stata eletta Coordinatrice del gruppo di lavoro “Cultura, Spettacolo e Sport” e in questo ambito ho espresso pareri sui Progetti di leggi regionali, ho coordinato vari libri tascabili come “Donne e Sport - Cultura di genere e Pari opportunità” dove ho partecipato con il saggio “Le donne e lo Sport da Nausica a Federica Pellegrini” e l'immagine digitale di copertina,  “Intercultura” dove ho partecipato con il saggio “2008: Anno europeo del dialogo interculturale. Risorsa, dono, opportunità” e l'immagine digitale di copertina “Totem umano”. Inoltre ho  collaborato agli opuscoli “Mai più violenza: esci dal silenzio”, “Le radici dell’Europa”, “Di che talento sei?” ecc.. Sento molto  urgente il tema della violenza sulle donne come fatto culturale perchè, malgrado tutte le battaglie, è ancora forte nell'uomo l'istinto bestiale a esercitare un controllo e a pretendere la subordinazione femminile con una concezione patrimoniale della partner.



Per quanto riguarda la poesia ho fatto parte dell’Associazione Culturale “ERATO CIDA INPS”. Nella mitologia greca Erato era la Musa del canto corale e della poesia amorosa. Oltre alla presentazione di libri di poesia, perfino nelle nostre riunioni conviviali ascoltavamo volentieri chi recitava le proprie poesie e chi  quelle dei grandi poeti come Dante Alighieri, John Keats, Giacomo Leopardi, Salvatore Quasimodo, Pablo Neruda, Mario Luzi, Gioacchino Ruocco, Maria Luisa Spaziani etc. Nel 1988 ho fatto parte del Comitato Promotore delle attività artistico-culturali del Premio Quasimodo con la partecipazione della danzatrice Maria Cumani Quasimodo, moglie e musa di Salvatore Quasimodo, il grande poeta insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1959.

 La poesia è la forma più antica di creatività. Orazio, il grande poeta latino vissuto nel primo secolo a.C., ha scritto ”Non omnis moriar” cioè “Io non morirò del tutto”, poiché consapevole della caducità degli avvenimenti esistenziali, vedeva nella creazione, dal greco poiesis, la sua sicura eternità. La poesia, anche nel Terzo Millennio, conserva le sue peculiari qualità di una comunicazione a livello profondo, di agire in un ambito più libero rispetto alle regole del linguaggio letterario, di suscitare in chi legge forti emozioni.


Le  mie poesie parlano sempre d'amore, amore per i miei figli, per mio marito, per la natura,  per tutti quelli che soffrono, per il mistero  di vita e  di morte che circonda la nostra esistenza. Le mie poesie sono state tradotte in tedesco, in spagnolo, in portoghese e in russo. Alcune sono inserite  nell'antologia italo-russa “Dal Tevere alla Moscova” del 2005, Ed.Usorocje, Rjaza  e nel 2008  sono state inserite  nell'antologia italo-brasiliana “Dal Colosseo  al  Corcovado”, Ed. Nuova Impronta, Roma


In questa breve poesia c'è tutto il mio stupore per la vita e tutta la mia inquietudine per il suo  mistero: Tra l'intrico dei rami/ scivola il buio/ e le ombre e le voci della notte/ scavano nella mia paura di esistere/ baratri di angoscia./ Forse non sono esistita mai,/ forse sono solo un'ombra anch'io,/ un suono o una voce,/ un lamento o un sorriso,/ una speranza o una luce./ Non so.


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