lunedì 5 aprile 2021

Un esempio per continuare a vivere con onestà e determinazione la nostra vita

 

Anche se ora è piena di forza e allegria, Serena Piccolo a 18 anni ha combattuto per mesi contro una malattia rara dal nome strano: l’anemia aplastica o aplasia midollare. Tanto da essere premiata dal presidente Sergio Mattarella come esempio di forza d'animo e determinazione.
"Una mattina mi sono svegliata piena di lividi e con i miei siamo andati al pronto soccorso. Ci sono volute tre settimane per capire di che cosa si trattasse e, dopo la diagnosi, abbiamo deciso di chiedere una seconda opinione al Bambino Gesù di Roma, dove c’era un centro specializzato". Così da Pomigliano d’Arco si è trasferita a Roma per le cure.
"In ospedale facevo lezione con i professori che mi aiutavano a portare avanti il programma del liceo scientifico. Sentivo che non potevo fare quello che facevano i miei amici. Spesso era con me papà, ma mia sorella di 12 anni e mia mamma erano lontane. Era una situazione completamente nuova per me. Poi con Covid le condizioni di vita sono cambiate per tutti e i miei compagni e amici si sono immedesimati di più", racconta. I medici hanno capito che serviva un trapianto di midollo, hanno verificato la compatibilità di sua sorella, ma non era compatibile. A quel hanno pensato alla mamma e al papà di Serena. I genitori sono compatibili al 50%, ma esiste un modo per adattare queste cellule e renderle compatibili con quelle dei figli, messo a punto al Bambin Gesù.
Intanto però bisognava cercare un donatore che fosse compatibile. Lo hanno trovato a metà luglio, in piena estate. Il 21 agosto il trapianto, "un modo per voltare pagina”. Il donatore deve rimanere anonimo ma Serena racconta: "So che è tedesco. Ho deciso di scrivergli in forma anonima, gli ho detto che mi ha insegnato che cos’è l’amore puro. La generosità e l’altruismo".
La storia di Serena raccontata da Valeria Pini sul sito di Repubblica
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e il seguente testo "SALUTE R Il trapianto di Serena in pandemia grazie a un donatore coraggioso"
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