Vaccino Johnson & Johnson, arriva il verdetto dell'Ema
È arrivato il verdetto
dell'Ema sul vaccino Johnson & Johnson, la cui distribuzione potrebbe
partire già domani
Si è sbloccata la situazione di stallo in cui si
trovava il vaccino di Johnson & Johnson. L’Ema, l’agenzia
europea del farmaco, ha riconosciuto un possibile collegamento tra la
somministrazione del farmaco e alcuni casi molto rari di trombosi. Ma non
ha imposto limitazioni all’uso del vaccino Janssen, in quanto “il
rapporto rischio-beneficio complessivo rimane positivo”.
“Tutti i casi – ha annunciato l’Ema – si sono
verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla
vaccinazione, la maggioranza nelle donne. Sulla base delle prove attualmente
disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati“.
Dopo aver esaminato tutti i dati disponibili, il
comitato per la sicurezza (Prac) dell’ente regolatore ha concluso che questi
eventi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovrebbero essere
inseriti nel bugiardino come effetti collaterali molto rari del
vaccino.
Vaccino J&J, una settimana fa la
sospensione
In Europa era stata disposta la sospensione della
distribuzione del siero monodose la scorsa settimana, dopo che la Food and Drug
Administration americana aveva bloccato il vaccino negli Stati Uniti in seguito
ad alcuni casi di trombosi.
Con l’ok dell’Ema al vaccino Johnson & Johnson, la
distribuzione del farmaco potrebbe avvenire già da domani. È quanto l’Ansa
apprende dalla struttura commissariale per l’emergenza, che farebbe partire
subito le consegne delle 184mila dosi bloccate a Pratica di Mare.
Il commissario per l’emergenza Figliuolo,
inoltre, definirà un obiettivo di somministrazioni da
rispettare in ogni regione, su base giornaliera e settimanale, per imprimere
una spinta ulteriore alla campagna vaccinale e raggiungere finalmente il traguardo
delle 500mila somministrazioni quotidiane.
All’inizio di aprile, il New York Times aveva dato
notizia che ben 15 milioni di
dosi del vaccino Johnson & Johnson erano state rovinate
in seguito a un errore umano, nello stabilimento di Baltimora di proprietà
di Emergent BioSolutions. È delle scorse ore la notizia che la Fda ha chiesto
allo stabilimento di Baltimora di interrompere la produzione del vaccino in attesa
di un’ispezione.