Prelievi e versamenti di contanti subito segnalati
12 Maggio 2018
Prelievi e versamenti di contanti sul conto corrente superiori a 3mila euro saranno da oggi monitorati: in particolare, verranno segnalati in automatico all’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia.
Se, pertanto, fino a ieri eri libero di prelevare e versare sul tuo conto qualsiasi somma, anche di piccolo importo, con la consapevolezza che solo sui versamenti l’Agenzia delle Entrate poteva esercitare il proprio controllo e chiederti chiarimenti sulla provenienza, ora le cose si complicano.
A introdurre la novità è stato un decreto legislativo dell’anno scorso [1] che verrà attuato proprio in questi giorni. Il monitoraggio automatico operato dalla task force di Bankitalia non ha però scopi fiscali, non serve cioè per eseguire controlli contro l’evasione – verifica che già compie l’anagrafe dei conti correnti in uso all’Agenzia delle Entrate – ma ha una finalità di contrasto alla commissione di reati come il riciclaggio, l’usura e l’abusivismo finanziario.
Entro il 2018, dunque, prelievi e versamenti di contanti subito segnalati.
Il funzionario di banca avrà quindi, da oggi, due poteri. Il primo è quello tradizionale: in presenza di operazioni poco cristalline (per importi o modalità di esecuzione), può attivare la procedura di Sos, ossia la segnalazione di operazione sospetta. In questo caso seguirà la strada tradizionale che sino ad oggi è stata intrapresa e che consiste nella segnalazione alla Uif, previa valutazione caso per caso di pericolosità dell’operazione. A ciò si aggiunge l’obbligo di segnalazione di prelievi e versamenti superiori a 3.000 euro, segnalazione che andrà fatta sempre all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.
Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha spiegato come il fenomeno del riciclaggio sia particolarmente diffuso e da non sottovalutare, anche e soprattutto a livello internazionale. Il contrasto è sempre più difficile, ragion per cui si rendono necessari strumenti più incisivi. I «livelli elevati dei volumi dei proventi da illecito» variano «tra l’1,7 e il 12% del Pil», una percentuale enorme. «Di questo volume di ricchezza», ha spiegato il Ministro, «la maggior parte è generata da evasione di imposte e accise, circa il 75% dei proventi totali. Credo che basti questa cifra per dimostrate che lotta evasione e lotta al riciclaggio sono facce della stessa medaglia. Poi il narcotraffico e usura al 15% e tutte le altre fonti di reato che assommano al 10%».
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