Consigliera consigliere in materia fiscale del MEF
Corrotta con 220mila
euro dalla società Ernst & Young
22 Novembre 2017 - Scoppia
il caso della consigliera economica corrotta nel governo. Secondo i Pm milanesi
– riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera – il
colosso della consulenza tributaria e fiscale Ernst & Young ha
corrotto con almeno 220.000 euro la consigliera del Mef Susanna Masi, consigliere in materia fiscale dell’attuale ministro
Padoan. In cambio Ernst & Young ha avuto accesso, fra il 2013 e il 2015, a
contenuti riservati sulle discussioni in seno a governo e Consiglio dei
ministri riguardo normative fiscali.
Susanna Masi è una ex
professionista dello stesso gruppo Ernst & Young entrata a fine 2012
(governo Monti) nella segreteria tecnica del sottosegretario all’Economia Vieri
Ceriani, e poi divenuta consigliere in materia fiscale sia (nel governo Letta)
del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, sia (nel governo Renzi)
dell’attuale ministro Pier Carlo Padoan, venendo nel giugno 2015
nominata tra i 5 consiglieri di amministrazione di Equitalia spa.
Da un lato Masi avrebbe “fornito a Ernst & Young notizie riservate
possedute grazie al suo ruolo istituzionale di membro della segreteria tecnica”
o “consigliere del ministro”, così consentendo alla società di poter offrire ai
grossi clienti (specie banche) servizi di ottimizzazione fiscale già
parametrati sulle norme in divenire. Dall’altro lato sarebbe avvenuto anche il
contrario, e cioè la consigliera ministeriale si sarebbe “resa disponibile a
proporre modifiche, a vantaggio di Ernst & Young e dei suoi clienti, alla
normativa fiscale interna in corso di predisposizione, nella materia di
transazioni finanziarie nella quale era direttamente coinvolta quale membro
della segreteria tecnica del ministero”.
Sulla scorta di mail sequestrate e di telefonate intercettate, a
conclusione degli accertamenti i pm milanesi Paolo Filippini e Giovanni
Polizzi ritengono quindi di accusare Ernst & Young (Italia) come
società, e il suo senior partner e rappresentante italiano Marco Ragusa,
di “corruzione” della consigliere ministeriale Susanna Masi, alla quale
contestano anche l’ipotesi di “rivelazione di segreto d’ufficio” e il reato di
“false attestazioni sulle qualità personali” per non aver dichiarato il proprio
conflitto di interessi.
Chi è Susanna Masi
Scopriamo chi è
Susanna Masi, la funzionaria che collabora con il ministro Padoan, accusata di
aver venduto segreti fiscali
22 Novembre 2017 - Susanna
Masi è l’esperta del ministero dell’Economia che
vendeva i segreti fiscali del governo. Secondo i pm avrebbe preso ben 220 mila
euro da Ernst & Youngper svelare contenuti riservati
riguardanti le discussioni sulle normative fiscali avvenute durante le seduto
del governo e del Consiglio dei ministri. Ma chi è Susanna Masi? Di lei non
sappiamo molto, anche se ha ricoperto ruoli particolarmente importanti sia in
istituti pubblici che privati. Prima di tutto ha lavorato per la Ernst &
Young, colosso della consulenza legale tributaria a cui
avrebbe ceduto informazioni sensibili in cambio di denaro.
Attualmente è Consigliere in materia fiscale di Pier Carlo Padoan, Ministro
dell’Economia e delle Finanze. Ha ricoperto lo stesso incarico anche durante il
Governo Letta, collaborando con Fabrizio Saccomanni. Dal 2012 al 2013 è stata
Segretario particolare di Vieri Ceriani, Sottosegretario di Stato all’Economia
e finanze del Governo Monti, occupandosi di questioni fiscali. Nel giugno 2015
è stata nominata tra i 5 consiglieri di amministrazione di Equitalia spa.
Nel suo curriculum troviamo una laurea in
Economia e Commercio, conseguita nel 1994 all’Università di Bologna e una
specializzazione come Commercialista e Revisore contabile nel 1995. Ha
inoltre un’ottima conoscenza dell’inglese, del tedesco e del francese.
Dopo una lunga indagine, che ha portato al sequestro
di diverse email e telefonate intercettate, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi,
pm di Milano, hanno
accusato la società Ernst & Young (Italia) e Marco Ragusa,
suo senior partner e rappresentante italiano, di “corruzione” di Susanna Masi.
A quest’ultima è contestata l’ipotesi di “rivelazione di segreto
d’ufficio” e il “false attestazioni sulle qualità personali”, per non
aver evidenziato l’esistenza di un conflitto di interessi.
Per la procura la Masi avrebbe fornito alla società
delle notizie grazie alla sua posizione e si sarebbe “resa
disponibile a proporre modifiche, a vantaggio di Ernst & Young e dei suoi
clienti, alla normativa fiscale interna in corso di predisposizione, nella
materia di transazioni finanziarie nella quale era direttamente coinvolta quale
membro della segreteria tecnica del ministero”.
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