La mia casa
Non so più la
mia casa dov'è.
Se
t'incontrerò
salendo verso il
cielo
o arrampicandomi
sui riflessi del
sole
che sono gli unici
a dire che c'è
vita
in tutto il
marchingegno
costruito
da qualche
imperdonabile follia.
Le tante
finestre
portano il
pensiero alla speranza.
Quello che mi
avanza
lo porterò in cima
per gli uccelli
che al par di me
volano col
cervello
senza disperarsi.
Troveranno altri
come me
votati alla pazzia
che ascenderanno
al cielo
per volare
senza le ali
senza sperare
in una vita
migliore.
In cima o vivi o
muori
nel torrido sole
che brucia le
lamiere.
Penso che sia
l’ultima idea
per dare sfogo al
cuore
che ha bisogno
d'aria e di follia,
d'inutili fantasie
per dannarsi.
Gioacchino
Ruocco
10.03.017 Ostia Lido
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