Romeo Magnani |
Figlio di quel Lamberto che per più di quindici anni aveva lavorato a Cinecittà come macchinista per
gli interni con grandi registi come Visconti, Rossellini e De Sica, era nato a Roma nel 1938.
Si era formato
alla scuola di Manlio SARRA al quale si accordava per il suo carattere schivo e riservato.
Da lui aveva preso un modo di fare arte che qualcuno definiva astrazione figurativa o figurativo astratto anche se nelle sue opere troviamo l'anima delle cose e i suoi sentimenti che non mancavano mai all'appuntamento con i colori e le forme pronte a suggerire la realtà nei suoi valori essenziali e a promuovere un senso di empatia che lo faceva amare da tutti.
Carattere fisicamente da retroguardia, ma sempre impegnato a fianco di quelli che promuovevano iniziative artistiche e sociali che più di una volta hanno scosso il territorio e lo hanno imposto all'attenzione anche di chi non era vicino all'arte, allo Studio d'arte 7 di Corso duca di Genova ad Ostia, al gruppo che lo animava con a capo Mario Rosati di cui è stato sempre e comunque un amico e un collaboratore incondizionato.
Noi, che lo avevamo perso di vista per gli ultimi suoi traslochi da Ostia per Ostia e per un altro quartiere di Roma per essere vicino alla figlia, ma non cancellato dal nostro cuore, abbiamo saputo solamente il 9 giugno c.a. da Michele Polizzi che da anni abita a Corviale durante l'inaugurazione in loco di una mostra di artisti romani, che Romeo era venuto a mancare.
Le polemiche non servono a niente e non mi ci voglio addentrare. La comunità artistica di Ostia Lido soffre di crisi di identità e qualche volta perde anche il senso dell'orientamento dimenticando le pratiche di una onorevole esistenza e quelle di carità cristiane.
Non si è artisti per caso o per una ragione particolare. Romeo era un grande artista e lo resterà per sempre. Basta prendere atto delle poche immagini che pubblico per rendersene conto.
Gioacchino Ruocco
Arte Contemporanea nel Lazio - Ed. Comed - Profili n. 23 Romeo Magnani - Contadino - Tm - cm 40x50 - 1981 |
Annuario Comed n. 11 |
Ha esposto in mostre personali e collettive a Roma, Castellammare di Stabia, Vicenza, Venezia, Amsterdam, Londra, Parigi, San Paolo e tante altre di cui non ho memoria
Hanno scritto di lui i critici Franceschetti, Iozzino, Mercuri, Micacchi, Ruocco ed altri.
E' presente ne maggiori cataloghi di quotazione italiani e in particolar modo
nelle pubblicazioni
dell'Annuario Comed di Milano come testimoniano le pagine appresso riportate.
L'opera è dedicata al film "Campo de'
fiori" (1943) di Mario Bonnard , interpretato da Anna Magnani ed Aldo
Fabrizzi. Il titolo, il famoso mercato di Roma e una cinepresa sono gli unici
elementi che accomunano il film e l'opera figutativa,
poichè mentre il primo si dipana in un'atmosfera popolana
e popolare, la seconda s'innalza quasi verso la pura astrazione delle forme in
un equilibrio compositivo, dove le masse cromatiche nelle tonalità delicate delle terre
e delle ocre, appaiono intrise di luce e come tessere
di una trama segreta e al tempo stesso piacere visivo, memoria e osmosi di pensieri e di emozioni.
Anna Iozzino
In esposizione a Palazzo Valentini di Roma con altri artisti partecipanti
alla seconda edizione del Premio Salvatore Quasimodo
Maria Cumani Quasimodo mentre gli rilascia un suo attestato di stima scrivendo appoggiata sulle sue spalle. |
Nella Chiesa Regina Pacis sull'impalcatura con Mario Rosati per dar vita alle figure che accompagnano l'immagine centrale dell'opera. |
Opera realizzata per la Comunità Montana dell'Aniene a Subiaco dove è collocata dal 1982. |
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AL PITTORE ROMEO MAGNANI IL PRIMO PREMIO
´AEROPORTI ROMANI.
Alla presenza di
numerosi artisti, di giornalisti, di politici e di appassionati d'arte è stato
assegnato, II primo premio assoluto ´ Aeroporti Romani " per la pittura a Romeo
Magnani per il quadro "Festa di paese", un'opera dal raro equilibrio
cromatico, costruita sul filo di un'elegante causticità, dove la campitura di
fondo, su una scala tonale di grigi preziosi, evidenzia ed esalta le altre
masse di colore: piccole figure umane di contadini dai gesti pacati e solenni e
bandierine sventolanti, simbolo del paese in festa.
Romeo Magnani ha
come interlocutore costante l'uomo ed i suoi problemi, ma anche quando
predilige i temi sociali più attuali e scottanti o le rivendicazioni
femministe, i motivi di riscossa sociale che interessano masse di umili e di
poveri, le possibili soluzioni della lotta di classe secondo una norma perfetta
quanto utopica "a ciascuno secondo i suoi bisogni", gli scioperi, la fame nel
mondo, le fucilazioni etc. la sua pittura non è mai tragica ne rivela
un'intima contraddizione, ma celebra con grande sensibilità la gioia del
colore, l'armonia delle masse cromatiche ora tonalmente combinate, ora
all'opposizione.
E' un artista
straordinario, che sa rubare al colore il massimo delle sue possibilità espressive, stemperandolo in rapporti, valori e ritmi di masse, dove la linea
sembra perdere ogni significato per captare e definire le immagini.
Le figure che
animano i quadri di Romeo Magnani non sono mai dei personaggi ben definiti, ma
in genere fanno parte di una folla anonima che chiede sempre qualche cosa:
pace, giustizia, libertà. Non hanno sembianze ben definite, ma appaiono quasi
come delle forme astratte: forme vive dai colori puri che si muovono in
equilibrio perfetto in uno spazio emotivo e sognato.
Ha collaborato
nell'ambito della XIII Circoscrizione ad opere sociali gratuite
come le opere murali nella Chiesa Regina Pacis, l'opera
murale nella scuola G. Amendola in collaborazione con i bambini della scuola
stessa, la stele in memoria di P.P. Pasolini, l'organizzazione della mostra di pittura per le scuole
elementari e medie ´ Invito al mare .
Anna Iozzino Ruocco
Da "Scena
Illustrata: anno 117 n° 6/7
giugno/luglio 1981 - pag. 51"
Aggiornamento del 25 giugno 2012.
Nel suo studio di via Forgiarini ad Ostia Lido nello stesso Condominio dove abitò per lunghi anni. |
PURTROPPO NON L'HO' CONOSCIUTO COME ARTISTA E SOPRATTUTTO COME UOMO ., MA DA QUEL POCO CHE HO VISTO E SENTITO E' STATO SICURAMENTE UNA PERSONA CHE HA SAPUTO DARE E TRASMETTERE MOLTO ATTRAVERSO I SUOI QUADRI ( E NON SOLO ) IN POCHE PAROLE SAPEVA ESPRIMERE SE STESSO PERCHE' ARTISTA SULLA TELA . . . MA BUON PADRE NELLA VITA .!!!!
RispondiEliminaL'anonimato non giova ne a chi ha scritto il commento, ne a Romeo che l'ho voluto ricordare per le sue capacità artistiche che non prendeva mai sul serio. G. Ruocco
EliminaSono la figlia di Romeo, Flavia Magnani ( può darsi che chi abbia scritto in anonimo non sapesse come o non abbia pensato a firmarsi) e forse conosco questa persona ed è stata la prima a scrivere due righe sul grande uomo che era mio padre e l'ha conosciuto poco tempo prima che mancasse ma anche se in poco tempo ed anche tramite il mio parlare di lui è riuscito magari a coglierne l'essenza ma di certo è stato troppo poco il tempo per poterne conoscere la bravura e grandezza artistica!!! Grazie a tutti coloro che gli hanno sempre voluto bene e che gliene vogliono ancora...
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