Certo che con l'avvento del COVID ho imparato qualcosa di utile e principalamente in una nazione che legifera su tutto per assicurare una vita più tranquilla ai propri appartenenti q da un'altra dimentica le leggi che ha emanato e la loro applicazione in termini reali ed estensivi quando la realtà lo richiede a fronte di risultati ridotti. (vedi DLgs 81 del 2008 - Rischi biologico e normative precedenti sul lavoro DLg 626 e norme che addirittura risalgono al 1956 DPR 303
Ho imparato anche che ci sono più professori che alunni in quanto tutti sanno, ma il loro agire resta quello dell'irresponsabile che sia augura che non capiti proprio a LUI.
Ho inviato delle note ai giornali che leggo e alle trasmissioni che seguo, ma,penso, che trattandosi di cose serie in quanto già normate hanno pensato di non farne niente in quanto la notizia della pandemia veniva svilita da una presa di coscienza che non era una notizia anzi si invogliava la gente la gente sana ad essere vicina alle esigenze di chi incominciava a soffrirne con gesti non di cautela ma con una partecipazione fisica e reale.
Il rientro dall'estremo oriente di alcuni connazionali veniva effettuato aggirando la via diritta di quel minimo di cautela che stava facendosi strada come nel recupero dei militari all'estero fatti arrivare a Ciampino e messi in quarantena. Una mia amica dottoressa del Servizio Sanitario quando ha dimostrato di meravigliarsi difronte al fenomeno le ho dovuto ricordare le preoccupazioni adottate in ambito ospedaliere per evitare problematiche infettive nelle sale operatorie e nelle corsie richieste proprio dalle normative vigenti in tema di protezione dei lavoratori per prima e di chi vi arriva per accertamenti. ospite o altro sentendomi rispondere:- Ma tu che dici ?
Certo che siamo un paese di furbetti, ma anche di stupidi per non adittare altri termini.......
Gioacchino Ruocco Esp. Qualificato della Prevenzione. Inascoltato...
in quanto "Addà passà 'a nuttata...!" di Eduardo De Filippo
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