Il ritorno
del Re si fa attendere. Se l’esigua parte della spedizione italiana rimasta a
Tokyo fino all’ultimo giorno di gare, e presente alla Cerimonia di Chiusura, è
rientrata dal Giappone nella serata italiana di domenica, Marcell
Jacobs atterrerà a Roma solo nella giornata di lunedì.
Idealmente è
come se il due volte campione olimpico, nei 100 metri e nella staffetta
4×100, faticasse a staccarsi da una terra che gli ha cambiato per sempre la
vita, che l’ha proiettato nella leggenda dello sport italiano e nella storia di
quello mondiale, che ha cambiato l’approccio che media, compagni e avversari
avranno nei suoi confronti in tutto il resto di una carriera che si profila
ancora lunga e piena di successi.
Proprio sul
rapporto con il mondo esterno, quello che Marcel rivedrà nella giornata di
lunedì e nei confronti del quale, come dichiarato in un’intervista al ‘Corriere
della Sera’, lo sprinter italo-texano nutre “un pizzico di paura”, si è
concentrata la chiacchierata che Jacobs ha avuto domenica con “La Gazzetta
dello Sport”.
Un’intervista
nella quale non sono mancati riferimenti polemici verso
“bersagli” sorprendenti.
Uno su tutti, Usain
Bolt. Il tre volte campione olimpico dei 100 metri, dopo qualche giorno di
silenzio, ha voluto complimentarsi con il proprio erede nell’albo d’oro della
gara simbolo dell’Olimpiade, dichiarando al ‘Corriere della Sera’ di essere
stato “conquistato da quanto fatto da Marcel, dalla sua solidità mentale e
dalla sua forza fisica. Oggi è lui il mio erede”.
Parole che
però non bastano a Marcell, che avrebbe gradito un contatto diretto con quello
che è inevitabilmente il suo mito: “Nell’albo d’oro dei 100 metri, dopo il suo
nome, compare il mio. Speravo che mi chiamasse, ma direttamente non si è fatto
sentire” punge Marcell.
Chi invece
non ha mancato di complimentarsi a viva voce con Jacobs sono stati alcuni suoi
storici amici del mondo della musica e dello spettacolo: “Non mi sono ancora
reso conto di come e quanto potrebbe cambiare la percezione del mondo nei miei
confronti, ma mi ha fatto piacere il seguito avuto da cantanti rap come Sfera
Ebbasta e Capo Plaza o l’invito del pugile Daniele Scardina a un match di
ottobre. Queste sono le mie passioni”.
Il tutto
mentre dal mondo, in particolare da Gran Bretagna e Stati Uniti, arrivano accuse e sospetti sulla crescita dei
risultati avuta da Jacobs negli ultimi mesi.
Ma l’azzurro
è impermeabile: “Non mi toccano in alcun modo: vado avanti per la mia strada.
Nicole (la fidanzata, ndr) dice che sono perfido per come mi faccio scivolare
tutto via: dev’essere quell’1% di statunitense che c’è in me”.
Chiusura con
un tema “scottante”, quello dei rapporti con Filippo Tortu.
Lo sprinter
brianzolo ha salvato la propria Olimpiade con quell’esaltante sprint nella
staffetta, dopo aver mancato la finale nei 100.
Per l’ex
primatista italiano della velocità, primo azzurro a scendere sotto i 10” nei
100, il sorpasso da parte di Jacobs al vertice dello sprint italiano è ormai
cosa fatta.
Una svolta
che, stando a quanto dichiarato da Marcell, ha cambiato i rapporti tra i due:
“Con Filippo adesso i rapporti si sono invertiti. Ora sono io ad andare più
forte e qualcosa si è incrinato”.
Una
dichiarazione inattesa che potrebbe turbare parzialmente l’idillio tra i
quattro staffettisti d’oro. Aspettando la risposta di Tortu…
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