Spaccatura e polemiche in Serie A, la Lazio fa dietrofront
La Lazio ha rinviato ufficialmente la ripresa degli allenamenti in attesa di capire quando ripartità la Serie A.
La Lazio fa ufficialmente dietrofront: dopo aver annunciato la ripresa degli allenamenti per il prossimo lunedì 23 marzo, la società biancoceleste ha fatto un passo indietro e ha deciso di posticipare a data da destinarsi la riapertura dei cancelli del centro sportivo di Formello. E’ stato lo stesso club a comunicarlo, attraverso una nota ufficiale diffusa nel pomeriggio di domenica.
La decisione arriva dopo le polemiche e la relativa spaccatura con gli altri di club di Serie A, che avevano già previsto un ulteriore rinvio della ripresa delle sessioni di allenamento. Oltre alla Lazio, anche il Napoli aveva annunciato il rientro in pochi giorni: a differenza dei laziali il club partenopeo non ha comunicato ulteriori rinvii, ma è un passo che, secondo quanto riportato da ‘Sport Mediaset’, è piuttosto vicino vista la necessità di garantire la sicurezza a tutti gli addetti ai lavori.
La questione legata alla ripresa dell’attività sportiva ha fatto infuriare il presidente del Brescia Massimo Cellino, che ha rivolto parole non tenere proprio all’indirizzo del patron laziale, Claudio Lotito: “Ma quale ripresa, ma quale stagione da concludere, io penso all’anno prossimo, solo a quello. Scudetto? Lotito lo vuole, se lo prenda. E’ convinto di avere una squadra imbattibile, lasciamogli questa idea. Non me ne frega niente, ho paura ad uscire di casa, mi sta venendo la depressione”.
“Non si può più giocare quest’anno. Si pensi al prossimo. Prima la vita – questa l’ammonizione di Cellino agli altri presidenti -. Qualcuno non si rende ancora conto di quello che sta accadendo, e quel qualcuno è peggio del virus. Io non credo ai miracoli, ho smesso di farlo tanto tempo fa. Resettiamo. Quante partite si sono giocate? E’ un terzo del campionato. La stagione è andata, se qualcuno vuole questo scudetto maledetto se lo prenda pure. Chiuso. Finito”.
“E non parlo così perché il Brescia è ultimo in classifica. Siamo ultimi perché ce lo meritiamo. Io per primo lo merito. Facciano quello che vogliono. Penso a quelli che perderanno il posto di lavoro, a quelli che stanno morendo” ha poi aggiunto il numero uno del club lombardo.
Anche il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, si è espresso in precedenza contro la ripresa degli allenamenti: “Chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati, non so cosa abbia in mente. Lo dico senza voler fare polemiche perché questo non è il momento delle polemiche. Allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, però non ha senso. Ed è pure pericoloso”.
SPORTAL.IT | 22-03-2020 17:05
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