Pensioni, boom del riscatto laurea agevolato. Cosa
cambia dall’ordinario
Boom di domande ad aprile per il riscatto laurea
"low cost". Perché conviene e quali sono le differenze rispetto al
riscatto tradizionale
10 maggio 2019 – Boom
di richieste per il riscatto della laurea agevolato, ossia per
la possibilità di recuperare gli anni dell’università nel calcolo dei
contributi versati per la pensione.
Ad aprile l’Inps ha ricevuto un totale di 7.020 richieste, fra riscatto
agevolato e procedura ordinaria: l’aumento è del 202% in
più rispetto ad aprile 2018, quando ancora non era prevista la modalità low
cost. La maggior parte delle domande arriva da lavoratori del settore privato,
minore l’adesione per i dipendenti pubblici..
LE
DIFFERENZE TRA ORDINARIO E AGEVOLATO – Il riscatto agevolato, introdotto
col decreto 4/2019, e quello ordinario (ancora in vigore) sono due misure
simili visto che in entrambi i casi è possibile riscattare gli anni di studio
universitari (ma solo se hanno portato al conseguimento del titolo) ai fini
previdenziali, ma con delle differenze ben precise.
ONERE
DA PAGARE – La differenza più importante riguarda il calcolo dell’onere da pagare per
riscattare la laurea: nel metodo agevolato, infatti, questo è uguale per tutti
e si calcola moltiplicando l’aliquota IVS vigente (33%) per il reddito minimo
soggetto a imposizione della Gestione Inps artigiani e commercianti. Essendo
quest’ultimo pari a 15.710,00 euro (per il 2018), per ogni anno di università
da riscattare bisogna pagare 5.241,30 euro.
Nel caso del riscatto della laurea ordinario, invece, si moltiplica
l’aliquota IVS per l’ultima retribuzione imponibile,
ossia su quanto percepito dall’interessato al momento della domanda di
riscatto. L’importo dell’onere, quindi, dipende dallo stipendio percepito; solo
nel caso non ci sia alcuna retribuzione da prendere come riferimento, ossia
quando l’interessato è inoccupato, si moltiplica l’aliquota IVS per il reddito
minimo previsto per la Gestione artigiani e commercianti. In questo caso,
quindi, l’onere del riscatto ordinario è uguale a quello previsto per
l’agevolato.
CALCOLO CONTRIBUTI PER
LA PENSIONE – C’è un’altra importante differenza: con il metodo agevolato si
risparmia sull’onere ma il riscatto è utile solo per aumentare gli
anni di contributi utili per la pensione. Con il riscatto
ordinario, invece, oltre ad aumentare i contributi c’è anche un incremento del monte contributivo, così da aumentare
anche l’importo della pensione futura.
DETRAZIONE
50% – Inoltre con il riscatto agevolato della laurea – valido solo per gli anni di
studio successivi al 1° gennaio 1996, quindi soggetti al calcolo contributivo – non è possibile godere della detrazione del 50%dell’onere
sostenuto per il riscatto dal momento che questo è già stato calcolato sulla
base di parametri più vantaggiosi per l’interessato.
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