Omaggio
a Ippocrate e Ritratti dei Papi
all’Accademia
di Storia dell’Arte Sanitaria,
Lungotevere
in Sassia n. 3, Roma.
Due importanti Mostre d’Arte
- “Omaggio a Ippocrate” e “Ritratti dei Papi”- hanno accompagnato il Convegno
sulla Ricerca scientifica in Italia e in Europa nella sede romana
dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, Lungotevere in Sassia n. 3.
Sono Mostre solo apparentemente
diverse, in realtà hanno un legame profondo, poiché “La Giornata mondiale del
Malato” è una ricorrenza della Chiesa cattolica, istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II a cui era
stato già diagnosticata la malattia
di Parkinson nel 1991.
Scelse come
data il giorno dedicato alla Beata Vergine Maria di Lourdes come "momento
speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza".
Nella
Giornata Mondiale del Malato del 2013 papa Benedetto XVI - che è nato, Joseph Alois Ratzinger, ha iniziato il suo pontificato il 19 aprile 2005 e si è
dimesso il 28 febbraio 2013 diventando Papa Emerito - ha annunciato le sue
dimissioni nella Giornata Mondiale del Malato e ha citato la sua salute in declino
come la ragione del suo gesto.
La Giornata
Mondiale del malato è diventata l’occasione anche per Papa Francesco, di sollecitare i
malati e i loro cari a vivere con fede e speranza di guarigione la malattia, e
“di richiamare gli operatori sanitari e i famigliari dei malati a dedicarsi con
pienezza al servizio dell’assistenza.” Di Papa Francesco mi piace ricordare che
ha indetto a Roma nel 2016 il Giubileo straordinario “Misericordiae
Vultus”, cioè il volto della misericordia. Si sono moltiplicate le mostre
artistiche dedicate a quest’argomento e le definizioni che sacerdoti e laici
hanno cercato per definirla. La misericordia
certamente è un attributo di Dio, in quanto giudice benigno e soccorritore
degli uomini, ma è anche un inalienabile sentimento umano di compassione e
pietà per l'infelicità e la sventura altrui che induce a soccorrere, a
perdonare, a non infierire, ad attuare una carità operosa.
La Mostra
“Omaggio a Ippocrate” è allestita con opere di:
Pietra
Barrasso sia nelle opere figurative che in quelle astratte
predilige la luce come mezzo d’indagine sulla realtà, e adopera colori
dell’anima che non hanno nessuna corrispondenza naturalisica.
Pasquale
Chiuchiarelli pedilige l’arte figurativa fino ad arrivare
all’anima rerum secondo le stagioni e le ore del giorno.
Giovanni Crabuzza è un artista figurativo che ha rappresentato Papa Francesco
che riceve da S Francesco la santità e la novità del messaggio francescano.
Gale è un’eccellente
scultrice.
Juliano Kattinis è un
pittore greco di fama internazionale. È
stato presente alla XXXII Biennale Internazionale di Venezia nel 1964 ed
ha allestito circa 250 mostre personali in Italia e all’estero.
Luciano
Primavera è un pittore di origine abruzzese e di livello
internazionale porta avanti una poetica basata sul potere della luce, il
recupero delle forme e le potenzialità del colore.
Seby Ruocco ( è suo il quadro del “Caduceo della misericordia” del 2012)
Il Caduceo nell’antica Grecia, dal 5° sec. a. C., era una verga che recava in alto due serpenti
simmetricamente intrecciati e terminava con due ali spiegate e con questa forma
è oggi assunto come simbolo dell’arte medica o farmaceutica.
Pino Schiti scultore, incisore, acquerellista,
ceramista, scenografo di opere teatrali…eccelle in tutte le discipline.
Un artista a tutto tondo, che sa incantare con la magia dei colori e lo
scintillio dei suoi bronzi. Definito da molti “emblema” della terra di Calabria
Lucio Trojano è un famoso vignettista
abruzzese, disegnatore, umorista e illustratore.
La Mostra
“Ritratti dei Papi” è allestita con opere di:
Pietro
Cernigliaro è un appassionato fotografo che poi ama
riprodurre i suoi scatti con opere ad olio su tela che documentano le varie
fasi della sua vita. Fotografa e dipinge situazioni vissute, città visitate,
volti di parenti e amici. Una pittura in bilico tra puntinismo e mosaico.
Salvatore
Dattolo è un artista di rara sensibilità, che
negli ultimi due anni ha maturato l’idea di dedicare ai “PERSI“ un’impegnata
ricerca plastica attraverso una serie di opere in legno e in tufo. Qui è
presente con un bassorilievo in legno dal titolo “Addio a Carol”
Giuseppe
Faella è presente con un disegno acquerellato dedicato
ai simboli papali: il bastone, la tiara che è una particolare corona utilizzata dai Papi a partire dal medioevo sino alla seconda metà
del secolo
XX come simbolo di sovranità;
l’abito bianco, la mitria che è un
copricapo di forma allungata e bicuspidata l’anello del pescatore che
egli riceve durante la Messa d’inizio del Papato e che indossa all’anulare
della mano destra.
Modesto
Furchì nelle opere pittoriche predilige il paesaggio ed
usa colori smaglianti ed armoniosi, le sue sculture sono ben ritmate nei vuoti
e nei pieni.
Roberto
Gabrieli è un pittore non convenzionale e non
preoccupato dai problemi di coerenze stilistiche, quanto piuttosto fedele ad una ricerca
di coerenza emotiva e spirituale.
Gale è un’eccellente scultrice
Giuseppe
Giaquinto. Giuseppe Giaquinto è nato a Procida (NA) il 31
agosto 1943, muore a Roma il 30 aprile 2013. Studia come Capitano di lungo
corso, perché ama molto il mare con le sue calme e le sue tempeste. Così le sue opere acquistano valenze segrete e si fanno
ricordo e presagio di un mondo ideale e
migliore, purificato dai guasti ecologici della
moderna civiltà. La sua pittura
"en plein air" si fa portatrice di valori compositivi, cromatici e
luministici ed ha la capacità di
rappresentare la natura in una eterna primavera.
Ugo Gubbiotti, scomparso nel febbraio
del 1999, amico e conterraneo di Pericle Fazzini, famoso nell’ambito dell’Arte Sacra. Quasi
tutti i suoi quadri sono rifiniti con la meccatura, un procedimento antico che
consiste nel trattare la superficie dell’opera con una speciale vernice a base
di alcool, gommalacca, resine naturali che donano all’argento a foglia anche
tonalità di colore oro.
Lidia Kulus pittrice,
scultrice e restauratrice è nata a nel 1965 a Mochy in Polonia, ma da circa
vent’anni vive e lavora a Roma. Il suo
stile è un figurativo moderno in bilico
tra surrealismo e simbolismo. Il suo quadro rappresenta Giovanni Paolo
II di spalle, inginocchiato e raccolto in preghiera.
Pino Schiti Un particolare Memorial per
gli alti meriti conseguiti nell’Arte Sacra per Giuseppe Giaquinto e Ugo
Gubiotti, scomparsi il primo nell’aprile del 2013 e il secondo nel febbraio del
1999.
Un grazie particolare va al
Dott. Benito Corradini, presidente del Comitato Promotore del Progetto
Ippocrate direttore della rivista di Cultura, Arte, Turismo e Spettacolo “La
Sponda” da parte di tutti gli artisti e da parte mia con l’augurio che continui
ad essere quel protagonista della cultura, pieno di energia vitale, che tutti
noi conosciamo.
La cultura, promossa dal
PROGETTO IPPOCRATE, come una pietra in uno stagno, parte dall’Accademia di Arte
Medica, ma si diffonde a largo raggio nella consapevolezza che la cultura è
l’unica attività umana capace di contrastare tutte le istanze corrosive che
promanano dalla nostra società.
Anna
Iozzino
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