giovedì 12 novembre 2020

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Covid, in arrivo stretta in altre quattro regioni: quali sono

Conferenza stampa di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità: terapie intensive verso la soglia critica, ma Rt stabile

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Ogni 100 mila abitanti si registrano 524 positivi: ci sono differenze tra le Regioni, ma l’Italia “eccede largamente la soglia fissata a livello europeo”. E attualmente si trova nello scenario di tipo 3. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. Brusaferro ha aggiunto che la curva sta peggiorando e l’impatto sui servizi sanitari si sta avvicinando a “soglie di valori critici”.

Monitoraggio Iss, parla Brusaferro: “Italia nello scenario di tipo 3, Rt a 1,7”

Stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità, l’Italia è in uno scenario di tipo 3, caratterizzato da “un Rt di 1,7, con un intervallo di confidenza di 1.5”, ha detto Brusaferro, aggiungendo che l’Rt “ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1”.

La stabilità dell’indice Rt è stata riscontrata anche da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità: “L’accelerazione marcata è venuta meno e c’è decelerazione, frutto delle misure poste in essere: ci aspettiamo un miglioramento ulteriore nei prossimi giorni”.

Brusaferro ha analizzato il quadro continentale, spiegando che la circolazione del virus è cresciuta “in modo molto significativo in tutta Europa”. La situazione dell’Italia non è affatto rosea: “Il nostro Paese eccede la soglia prevista, è ricco di casi e la crescita è significativa, siamo oltre i 100 casi per 100 mila abitanti”.

Monitoraggio Iss, terapie intensive vicine alla soglia critica

Le terapie intensive e i ricoveri in area medica – ha sottolineato il presidente dell’Iss – mostrano una curva che cresce rapidamente e si avvicina alla soglia critica.

La fotografia dell’Iss evidenzia “una situazione di rischio alto con necessità di misure sociali per rallentare il virus”, ha aggiunto il presidente.

Il quadro in base ai territori, ma Brusaferro ha ricordato che il flusso di indicatori è condiviso con le Regioni, Iss e ministero: viene poi assemblato e analizzato. Si tratta di un percorso articolato, “ma che garantisce momenti di validazione e condivisione”.

Brusaferro: “Ci sono quattro Regioni a rischio”

Un altro passaggio delicato riguarda “quattro Regioni a rischio” secondo l’ultimo monitoraggio, che Brusaferro non nomina: “Vanno verso un rischio alto, è opportuno anticipare le misure più restrittive”. In precedenza era stato sottolineato che due Regioni hanno una occupazione dei posti letto sopra il 30%, due al 29%.

Quanto alla Campania: “Riteniamo validi i dati della Campania, ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”.  I dati mostrano quindi mostrano che ci sono differenze importanti fra le regioni ma tutto il nostro Paese “supera la soglia di rischio”.

Secondo quanto appreso dall’Ansa le quattro regioni che dovranno anticipare misure più restrittive sono Emilia Romagna, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ciò sulla base del report, che indica le regioni entrate in scenario 4 a rischio moderato con alta probabilità di progressione.

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