Ora che la Siae ha deciso di eliminare quello che era a tutti gli effetti un diritto acquisito, le varie associazioni degli autori sono sul piede di guerra: stasera 21 febbraio alle 21 si riuniranno a Roma al Teatro Lo Spazio (Via Locri, 42) per esprimere la loro protesta.
Tra loro ci sono artisti di tutti i generi, alcuni ancora sulla “cresta dell’onda” altri ai quali quell’assegno serve per arrivare alla fine del mese. Ci sono anche vedove, orfani, anziani, disabili, tutti congiunti di chi in un modo o nell’altro è vissuto della propria creatività.
Il Fondo nacque perché il mestiere di autore, in campo artistico, è soggetto per natura ad alti e bassi. E non c’è un welfare previsto per questo tipo di lavoratori. Così la Siae decise anni fa di auto organizzarsi e di creare questo Fondo di solidarietà trattenendo il 4% dai proventi dei diritti d’autore di ogni associato. Lo scopo era, appunto, arrivare a dare ad ogni associato (1085 in tutto, non sono tutti gli iscritti alla Siae) sopra i 60 anni, un piccolo assegno. Il tutto – sottolineano i promotori della protesta – in maniera totalmente autonoma, “senza chiedere – come si legge nel comunicato – nemmeno un euro allo Stato”.
La cosa però si è bloccata a dicembre del 2011 perché la Siae è stata commissariata, e il Fondo – giunto complessivamente a una quota di 87 milioni – è stato chiuso.
Ecco perché adesso gli artisti, che si autodefiniscono “i mille autori”, si riuniscono: per chiedere la sospensione della delibera commissariale, che ha comportato anche la chiusura della polizza assicurativa legata al Fondo, e perché la Siae torni a una gestione ordinaria.
A promuovere la protesta ci sono: Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Anart (Associazione Nazionale Autori RadioTelevisivi), ASSTeatro (Associazione Sindacale Scrittori di Teatro), Comitato Millesoci, Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea, Crea-Unione opere dell’ingegno, Fed. It. Art. (Federazione Italiana Artisti), SACT (Scrittori Associati di Cinema e Televisione), Siad (Società Italiana Autori Drammatici), Sindacato Nazionale Scrittori-CGIL, Teatro Lo Spazio.
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