venerdì 31 luglio 2015

COLLEZIONE UNICREDIT PASSANDO PER SCHIFANO


IL BELLO SGUARDO SULLA COLLEZIONE UNICREDIT. AL PAVILION DI MICHELE DE LUCCHI UN AGOSTO DI OPERE, DA DARREN ALMOND A TINTORETTO, PASSANDO PER SCHIFANO


pubblicato 

Agosto mio non ti conosco? Sbagliato! Se pensate che anche quest'anno Milano molli tutto e vada in ferie dovrete proprio ricredervi, specialmente se siete appassionati d'arte, perché mai come in questo momento (complice probabilmente la frenesia di Expo), in città continuano a fiorire iniziative e mostre che della "semplicità” estiva hanno ben poco.
Accade per esempio che da domani (stasera opening su invito) e per tutto il mese, possiate entrare gratuitamente all'UniCredit Pavilion di piazza Gae Aulenti, e scoprire quasi 80 opere facenti parte della collezione della banca, riunite nella mostra "Lo Sguardo di...” (sulla nostra pagina facebook un'ampia gallery scattata poco fa, durante la press preview).
Certo, come tutte le collettive, e come la maggior parte delle collezioni bancarie, non c'è un percorso ben preciso, ma è l'occasione buona per vedere raccolti tanti pregevoli pezzi di altrettanti maestri, che passano dagli scatti di Darren Almon (foto sopra) a Luigi Ghirri, daGabriele Basilico a Mimmo Jodice fino a Candida Höfer e accontenteranno anche i palati più "moderni” con Warhol, Schifano, Castellani, Pistoletto e, per gli amanti del "classico”, ci sono Tintoretto Giovanni Baglione (foto in home page). arrivando a Sironi, Antonio Donghi, Casorati, Carrà Campigli
C'è da fare però un'importante specifica, sulla costruzione della mostra: il percorso espositivo ha coinvolto in maniera diretta un centinaio di dipendenti di UniCredit appassionati d'arte, inclusi alcuni top manager, insieme alla Commissione Artistica composta da Walter Guadagnini, Luca Massimo Barbero e Angelika Nollert, che hanno selezionato un'opera a testa e, appunto, commentato la loro personale visione e passione (il tutto messo nero su bianco nel catalogo Skira). 
Un piccolo tesoro, infinitesima parte di una raccolta che conta 60mila pezzi, acquisiti dalla corporate grazie alle collezioni delle banche che, nel tempo, sono entrare a far parte del gruppo. E che, possiamo starne certi, si svelerà man mano nei prossimi mesi ora che è nato quell'oggetto "non identificato” ma già parte del paesaggio urbano, che è il "bozzolo” tutto in legno di Michele De Lucchi.

mercoledì 29 luglio 2015

Arrestato BALINI e sequestrato il porto turistico di Roma




In manette da questa mattina, insieme ad altri tre suoi sodali, Mauro Balini, 50 anni, presidente del porto turistico di Roma che si trova ad Ostia, ma anche noto imprenditore nel settore turistico e immobiliare, che farebbe capo a una struttura criminale smantellata in un momento così delicato per la città di Roma, che sta vivendo il terzo rimpasto in giunta e situazioni critiche in moltissime aree vitali, come il sistema trasporti o quello dei rifiuti.

L'arresto. Balini è stato arrestato all'alba dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma a seguito di un'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi: le accuse sono di associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta. Quest'ultima si riferirebbe allo scioglimento della società concessionaria Ati. Oltre ad avere apposto i sigilli alla struttura, bloccandola, i finanzieri in queste ore stanno anche sequestrando posti barca, parcheggi, strutture amministrative, commerciali e aree portuali, proprio all'interno del Porto Turistico di Roma. Il valore commerciale del sequestro sarà di oltre 400 milioni di euro.

L'inchiesta. Il porto turistico di Ostia però "continuerà a funzionare - ha assicurato il procuratore aggiunto Nello Rossi durante la conferenza stampa - Sono stati nominati dal giudice due amministratori e dovranno tenere aperto il porto per garantire l'attività delle strutture commerciali e ricettive presenti". Il gip Maria Grazia Giammarinaro ha sottolineato come Balini avesse "collegamenti" con soggetti della mafia del litorale romano. La conoscenza con Cleto Di Maria così come gli "incontri periodici" tra lo stesso manager e la moglie di Roberto Giordani era "volti a consegnarle le somme di denaro necessarie al suo sostentamento e si può plausibilmente ritenere che Balini sia il gestore di attività economiche e finanziarie facenti capo ad una delle strutture criminali insediate nel territorio di Ostia, e che costituisca anzi il terminale apparentemente legale di quegli interessi criminali".

"Nuova Alba". Balini è già noto alle cronache giudiziarie: il suo nome si trovava nelle carte dell'inchiesta "Nuova Alba" che due anni fa vide l'arresto di 51 persone del litorale romano. Le indagini portarono alla luce un sistema cui oggi, forse, viene data una scossa molto più forte, incastrando proprio lui, che due anni finì solo nelle carte, senza però essere arrestato. Balini è nipote di Vittorio Balini, l'imprenditore che iniziò la sua carriera come bagnino per arrivare nel 1999 ad accumulare un vero e proprio patrimonio vendendo diritti televisivi di serie come Dallas  -  che dopo un primo passaggio in Rai cedette a Berlusconi realizzando una fortuna  -  o Dinasty. I soldi di cui inondò letteralmente la famiglia furono davvero tanti. E le porte che si spalancarono altrettante. Mauro Balini decise di investirne buona parte proprio ad Ostia.

La criminalità organizzata. Gli inquirenti, nel corso dell'inchiesta "Nuova alba", scoperchiarono una vera e propria organizzazione criminale, con la quale Balini era evidentemente colluso. E attraverso il quale questa criminalità, quella della costa, fece un salto di qualità  -  secondo gli inquirenti  -  accedendo ai piani alti del potere.  Un'inchiesta che disvelò una faccia nascosta di Roma che però tanto nascosta ai veri criminali non era: come a Gaspare Spatuzza, che a Ostia voleva trasferirsi per fare affari.

Il Porto Turistico. Mauro Balini diventa proprietario della Porto Turistico di Roma srl nel 2013. Fino al 2012 l'aveva gestita l'Ati. Ma poi va in bancarotta. Nonostante i fallimenti, i pignoramenti, il crac dell'Ati, all'approdo venne concesso l'ampliamento sotto l'amministrazione Alemanno: 90 milioni per un altro molo e un totale di 1419 posti barca. E circa 611 nuovi punti di ormeggio per imbarcazioni da diporto di lunghezza compresa tra i 12 e i 70 metri e l'ipotesi di accogliere traghetti e navi da crociera. Oggi si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari, dispone di 840 posti barca per accogliere imbarcazioni di lunghezza compresa fra gli 8 e i 60 metri che sono divisi in 16 pontili fissi.

Il jet-set. Costruito nel 2001, il Marina è da sempre stato un punto di incontro e di approdo del jet-set nautico nazionale e internazionale: anche perché qui si tengono concerti, eventi di case automobilistiche, regate, sfilate di moda. E qui sono stati anche girati spot pubblicitari e scene di film e fiction.

Gli altri arresti. Nell'inchiesta è coinvolto anche un avvocato, Sergio Capograssi. Anche per lui il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare, così come per gli altri due soggetti che vengono ritenuti "teste di legno". I reati contestati, a seconda delle singole posizioni, vanno dall'associazione per delinquere al riciclaggio all'impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Il crac della società capofila di Balini ammonterebbe a oltre 160 milioni di euro.

Le reazioni. "Apprendo con enorme soddisfazione dell'arresto di Mauro Balini, il patron del porto di Ostia - afferma il senatore Stefano Esposito, Commissario per il Pd Comune di Ostia e neo assessore ai Trasporti di Roma - Erano mesi che denunciavo le connivenze di questo imprenditore con la stampa locale e con le sedicenti associazioni antimafia che a lui si rivolsero per risolvere la questione Idroscalo incassando sul social network Facebook un 'ci penso io'. Sicuro di vincere contro la mano ferma di Alfonso Sabella perché nessuno per 30 anni lo ha mai contrastato. Ecco, la procura di Roma ormai ha ben chiari gli squilibri di questo complesso territorio chiamato Ostia. Un plauso dunque alla guardia di finanza per l'importantissima cattura di uno dei 'boss' del litorale".

"La musica è cambiata". Soddisfazione è stata espressa anche da Alfonso Sabella, assessore alla Legalità di Roma Capitale e delegato per il sindaco al X municipio, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus: "La musica a Roma è cambiata, con la magistratura adesso c'è poco da scherzare. Le regole esistono e si rispettano. Roma è diversa, è cambiata, bisogna rispettare la legge, chi sbaglia paga". Secondo Sabella c'è ancora molto da fare: "Il porto è stato al centro di alcune indagini anche del passato, oltre alle voci che circolano sul fatto che lì ci siano stati degli investimenti poco limpidi. Poi c'è il fatto che comunque all'interno del porto lavorava quello che ha sparato a Vito Triassi, mentre la famiglia Balini ha dato una concessione a un narcotrafficante come Cleto Di Maria. Insomma, in questa vicenda ci sono aspetti inquietanti e la magistratura saprà svilupparli nel modo migliore". Sabella non è stupito di quanto accaduto: "A Ostia c'è una mafia diversa rispetto a Mafia Capitale. Molto più tradizionale, molto più simile a quella che io definisco la mia mafia, con cui mi sono confrontato negli anni a Palermo. Ostia è più vicina a Palermo che a Roma da questo punto di vista, Roma come giustamente ha detto il procuratore Pignatone è troppo grande per essere governata da una sola organizzazione".

Il cambiamento possibile. "Un plauso all'attività della Guardia di Finanza e della magistratura, con l'operazione di oggi cade un'altra tessera impunita di un sistema di potere contro cui ci siamo battuti con corresponsabilità e coraggio" ha detto l'associazione antimafia Libera nel ricevere la notizia dell'operazione. "La vicenda del porto di Ostia conferma ciò che è emerso nelle altre inchieste. Siamo davanti ad un sistema di collusione e corruzione inquietante, che ha varcato ogni limite e ha rivelato ciò che tutti sanno da tempo:  un sistema che ha potuto esistere e consolidarsi solo nella commistione tra una parte dell'imprenditoria, della politica e della criminalità organizzata. 
L'aria su Ostia sta cambiando, sul territorio si sta sperimentando un percorso diverso per arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Un percorso" ha concluso l'associazione "che ha visto mettersi in gioco diversi soggetti a dimostrazione che lavorando insieme un cambiamento è possibile".

FIERA VESUVIANA dal 12 al 20 settembre 2015




De Luca può governare


Accusato di metodi stragisti


SOS Antiabusivismo Estate 2015 – IV edizione da STUDIO 147


    
SOS Antiabusivismo Estate 2015 – IV edizione
Liberi professionisti VS abusi edilizi  in città
       
Gentile iscritta/o a Studio 147,
desidero informarti che, come associazione, abbiamo riconfermato la nostra collaborazione con il Comune di Napoli, volta al contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio in città e lungo le fasce di territorio dei comuni confinanti.
        
L’amministrazione comunale ritiene come noi che gli architetti, ingegneri, geometri, geologi e gli agronomi, grazie alle loro specifiche competenze tecniche, siano le persone più qualificate a rilevare e descrivere fenomeni di abusivismo edilizio, e al tempo stesso quelle più capaci di effettuare precise ed accurate segnalazioni, al fine di individuare facilmente la localizzazione dell’illecito.
       
Nel mese di agosto, sotto questo aspetto, senza dubbio il mese più critico dell’anno, ogni nostro iscritta/o a 147 potrà effettuare segnalazioni di abusi edilizi inviando una mail a info@studio147.org o un fax allo (081-627613) una precisa descrizione delle opere e della localizzazione dell’intervento magari inserendo foto, planimetrie, aerofotogrammetrie etc.
Studio 147 provvederà poi ad inoltrare la segnalazione all’ufficio antiabusivismo della polizia municipale, senza rivelare le generalità del professionista che ha notato l’infrazione.
       
Gli iscritti a 147, presenti in ogni quartiere del comune di Napoli e nei comuni limitrofi (Pozzuoli, Quarto, Marano, Mugnano, Melito, Melito, Casandrino, Arzano, Casavatore, Casoria, Volla, Cercola, San Sebastiano al Vesuvio, San Giorgio a Cremano), tutelati da un totale anonimato, potranno trasformarsi in vere e proprie sentinelle al servizio della collettività e del bene comune, quindi ti pregherei di collaborare all’iniziativa, in quanto la tua tempestiva segnalazione potrebbe scongiurare il sorgere di abusi edilizi che se non fermati in tempo possono creare danni irreparabili al paesaggio e alla collettività.

Per approfondimenti clicca qui:

martedì 28 luglio 2015

Partono le assunzioni dei 103mila precari e vincitori di concorso previste dalla Buona scuola di Renzi.








Pubblicato il bando. Vanno presentate le domande entro il 14 agosto. Provveditorati pronti alle prime 36.627 di supplenti. Ma sulle norme ci sono ancora incertezze
Partono le assunzioni dei 103mila precari e vincitori di concorso previste dalla Buona scuola di Renzi. Sul sito del Ministero dell'Istruzione è stato pubblicato il bando per l'iscrizione alla procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni. Le domande vanno presentate fra le ore 9.00 del 28 luglio e le ore 14.00 del 14 agosto 2015 attraverso il sistema di Istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it. Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato. La procedura riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849). In totale quest'anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.

Ma tra i precari c'è ancora confusione, anche perché su alcuni aspetti le idee chiare non le hanno neppure al ministero dell'Istruzione che dovrà emanare le direttive per il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107. Intanto, gli ex provveditorati sono ormai pronti all'assunzione dei primi 36.627 supplenti  -  quelli della cosiddetta fase zero  -  delle graduatorie ad esaurimento e delle liste degli ultimi concorsi a cattedra: a partire da quello del 1990, per finire con la selezione del 2012. La prima fase delle assunzioni potrebbe essere conclusa tra fine luglio e i primi di agosto. Poi, si passerà alla fase A, con altri 10.815 posti in palio, sempre tra sostegno e posti comuni. Ma andiamo con ordine.

Le 4 fasi. Le assunzioni di 102.709 precari e vincitori di concorso avverrà in quattro complicate fasi. La prima è in procinto di partire ormai in tutte le province italiane e assegnerà 36.627 cattedre: 14.747 posti di sostegno e 21.880 posti comuni. Le cattedre andranno ripartite al 50 per cento tra gli inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e i vincitori degli ultimi concorsi a cattedra: del 1990, del 1999 e del 2012. E l'assegnazione dei posti continuerà ad avvenire in ambito provinciale - per i precari delle graduatorie ad esaurimento  -  e regionale per i vincitori di concorso. Entro il 15 agosto si dovrebbe svolgere anche la fase A, con altri 10.815 posti in palio, più quelli non assegnati nelle fase iniziale. A partire dalla fase A, le graduatorie dei concorsi del 1990 e del 1999 decadono e, per le tre fasi successive, si procede soltanto con la graduatoria del 2012. Per consentire l'avvio dell'anno scolastico più ordinato possibile le prime due fasi si dovranno concludere il prima possibile.

Vademecum per i precari. La terza e la quarta fase metteranno in palio i posti del cosiddetto organico potenziato: con 48.821 posti comuni e 6.446 di sostegno. E, a questo punto, le regole cambiano totalmente. Ma, per partecipare a queste due fasi gli interessati dovranno produrre domanda online - http://archivio. pubblica. istruzione. it/istanzeonline/ - tra il 28 luglio e il 14 agosto prossimi. Nella quale dovranno indicare tutte le province italiane in ordine di preferenza. Ed ecco la prima confusione. Il comma 97 della legge 107 prevede che per partecipare alle ultime due fasi occorrerà presentare domanda online. Ma, secondo i tecnici del ministero dell'Istruzione la presentazione della domanda non sarebbe obbligatoria. Meglio comunque presentarla per evitare guai. La ripartizione tra le diverse classi di concorso e le province dei 55.267 posti dell'organico potenziato non si conosce a ancora. Un dettaglio non secondario, visto che le proposte di contratto avverranno in ambito nazionale, ma non si conosce esattamente il meccanismo.
Al precario o al vincitore di concorso verrà proposta la prima sede libera in relazione alle province indicate nell'istanza online o in mancanza di tale domanda, presumibilmente, la prima sede libera a partire dal luogo di residenza. Per accettare o meno l'incarico ci saranno dieci giorni di tempo: prendere o lasciare. Intanto, i precari stanno iniziando a farsi i primi conti: quelli meridionali cercheranno di evitare le grandi città del nord  -  Milano, Torino, Firenze o anche Roma  -  dove per affitto e altre spese di soggiorno occorrerà spendere tutto lo stipendio. I tantissimi supplenti in procinto di partire preferiranno approdare in un piccolo centro, possibilmente vicino a casa. Il ministero sta cercando di anticipare tutte le fasi del Piano di assunzioni perché i 55mila dell'organico potenziato  -  attraverso i quali si potrà esonerare dal servizio il vicario del preside  -  arriveranno a scuola ad anno scolastico inoltrato. Ma la strada è tutta in salita.
 

lunedì 27 luglio 2015

Yoko Ono, SESSANT'ANNI DI CARRIERA


YOKO INFINITA! LA FRANCIA SI PREPARA AD OSPITARE LA PIÙ GRANDE MOSTRA MAI REALIZZATA DI ONO, PER SESSANT'ANNI DI CARRIERA


pubblicato 

Yoko Ono, come aveva detto il compagno John Lennon, è conosciuta da tutti, ma pochi sanno quello che fa. 
Certo oggi non è più così, ma la Francia (Paese dove Yoko ha forse esposto di meno in Europa, nel corso della sua carriera) stavolta si appresta a festeggiarla con una mostra che si annuncia colossale, se non altro perché indagherà la produzione di Yoko dal 1952 al 2016.
Dal 9 marzo prossimo il MAC di Lione presenterà così, ancora una volta, l'artista, musicista e attivista per la pace, attualmente in mostra al MoMA con la sua produzione iniziale, che ha lavorato su concetti e idee, nuovi modi di ascolto, e di nuovi modi di "fare rumore", specialmente politici e poetici, parlando di guerra e di sfollamento.
"Yoko Ono: LUMIÈRE" sarà il titolo. Ancora una stelletta, ancora sugli scudi, ancora un modo per festeggiare una carriera lunga ormai tutta la vita.










venerdì 24 luglio 2015

Se siamo capaci…




Se siamo capaci
di straziarci l’anima
come la cosa
più stupida del mondo
cercherò di non procurarti
altro dolore
illudendoti
con parole avare
facendoti pensare
a chi sa che.

Circumnavigare non potrei
l’isola mille volte
senza tentar l’approdo
per dirti
in un modo o nell'altro
la mia pazzia.
Ci lasceremo un giorno
e così sia,
ma da parte mia
onestamente senza odiarti
senza devastarti le carni,
il cuore e gli occhi
per il troppo pianto.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido                  24/07/2015

Inserita nella raccolta “La ragione e l’estasi”

CHANGE.ORG - Chi c’è dietro la rivoluzione che fa rima con petizione

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MODALITÀ D’USO E STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELLA PIATTAFORMA ONLINE CHANGE.ORG

Apolitica e apartitica, usa il web per promuovere cause e raccogliere adesioni. Per qualcuno somiglia al M5S. Ecco come funziona davvero
Cammina veloce, lo senti dal ritmo delle parole all’unisono con l’ampia falcata. Salvatore Barbera, 33 anni e una laurea in fisica nucleare, ha appena concluso un incontro al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il reparto di Terapia Intensiva Neonatale ha bisogno di 2 milioni di euro e, per trovare i finanziamenti, potrebbe lanciare una petizione su Change.org: la piattaforma per fare campaigning, ovvero perorare una causa e raccogliere adesioni, creata 5 anni fa a San Francisco da Ben Rattray. La società, in pieno stile Silicon Valley, ha aperto sedi in 18 Paesi e conta 150 dipendenti. Barbera, direttore delle campagne per l’Italia, lavora a tempo pieno al progetto assieme a Elisa Finocchiaro e a Sergio Cecchini. Sul portale si può rendere visibile un’istanza pubblicata dall’utente (gli iscritti in Italia sono oltre 800mila, nel mondo 30 milioni) e condividerla con la Rete. I filtri sono quelli classici dell’informazione sul web: no alla violenza, al razzismo, all’antisemitismo e a ogni forma di discriminazione. Change.org si professa apolitica e apartitica, ovvero aperta a tutti. Così trasversale da aver accolto la richiesta di Salvatore Vassallo e Giuseppe Civati per le Primarie parlamentari del Pd e quella di Casapound per concedere il passaporto diplomatico ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, e poi da promuovere le corse “quirinalesche” di Salvatore Settis, Emma Bonino e Stefano Rodotà. Quanto alla selezione delle campagne (ne arrivano circa 50 al mese, in totale 500 da luglio 2012), Barbera assicura: «Le più interessanti marciano da sole: appena pubblicate, in poco tempo raccolgono migliaia di firme».
Modello Greenpeace. Complice la forte vocazione sociale del sito e del suo staff: vedi il trentenne ex attivista di Greenpeace, noto anche come “il bandito del clima” per il foglio di via che lo aveva costretto ad allontanarsi da Roma dopo una manifestazione pacifica davanti a Palazzo Chigi (il provvedimento, in seguito, è stato revocato). L’impegno nelle iniziative promosse dall’associazione ambientalista tra l’Europa e il Medioriente, fino alla battaglia contro il nucleare in Italia, è stata un’ottima palestra per approdare a Change.org con un bagaglio solido e credibile. Il resto del lavoro lo fanno le storie, «che arrivano a noi e si impongono naturalmente», dice Barbera. La filosofia è analoga a quella di YouTube dove, in cima alla classifica dei video più cliccati, sono quelli che accendono l’entusiasmo della Rete. Spesso, filmati casalinghi e a bassa fedeltà, ma dal forte impatto comunicativo: per la verve satirica o il rimando all’attualità, il gioco allo specchio con la community o quel senso di net-crazia dal basso, per cui sono i votanti a decretare il migliore. Accade lo stesso con le petizioni: più firme raccolgono, più aumentano le possibilità di successo. Non per caso, sull’homepage del sito gli obiettivi raggiunti sono in primo piano: dall’appello per la proiezione del film di Bill Emmott Girlfriend in a coma lo stesso giorno in cui l’anteprima al Maxxi di Roma era stata censurata, alla candidatura al Premio Nobel per la Pace di Malala Yousafzai, la 15enne pakistana ferita nel pullman della scuola con un colpo sparato da un telebano.
La cittadinanza concessa dal Consiglio dei ministri ai tre senegalesi sopravvissuti alla sparatoria al mercato di Firenze, due anni fa, è la vittoria di cui Barbera si sente più orgoglioso. Ora, in meno di 24 ore, la petizione #iosegno lanciata dal gruppo di ragazzi sordi per chiedere il riconoscimento ufficiale della Lingua italiana dei segni ha ottenuto l’impegno del presidente del Senato, Pietro Grasso, a sollecitare una nuova iniziativa legislativa. Su Change.org trova poi spazio la campagna L’Italia sono anch’io, a sostegno delle seconde generazioni: «Sono già state raccolte 110mila firme cartacee per presentare una proposta di legge d’iniziativa popolare ma, tramite il sito, stiamo cercando di sollecitare il Parlamento a esaminarla prima possibile», spiega Barbera.
Tra i segreti del buon campaigning, però, c’è anche la capacità di sorprendere. Lo stratega italiano della piattaforma globale snocciola i casi più emblematici: «Una 13enne statunitense è riuscita a ottenere da una rivista di non ritoccare più con Photoshop le immagini delle adolescenti». E ha terremotato l’entourage degli scout americani l’espulsione di un’iscritta, dopo che aveva rivelato di essere lesbica: la donna, col tam-tam su Change, ha sollecitato il dibattito per rivedere i criteri di ammissione e superare le discriminazioni. Se i grandi temi (diritti civili, ambiente, immigrazione) vanno da sé, si moltiplicano gli input dal territorio, in particolare dal tessuto urbano di città come Roma e Milano: vedi la petizione per consentire il trasporto delle biciclette sul metro per una mobilità sostenibile. L’approccio del portale, per la partecipazione orizzontale e il supporto tra pari, ricorda un po’ l’exploit del blog di Beppe Grillo e l’ascesa del M5S. «Change.org nasce prima», frena Barbera, «e non vuole creare un’agenda politica. Il nostro scopo è quello di portare istanze personali o collettive all’attenzione dei media». Come vi finanziate? «Siamo stipendiati dalla società di San Francisco», spiega il direttore Italia, «una corporation che fa profit ma investe gli utili nel sociale». Un altro canale di fundraising è lo spazio offerto alle iniziative di grosse ong: «Se l’utente accetta di ricevere per email i loro aggiornamenti, noi incassiamo una percentuale». Meccanismo simile a quello della pubblicità sul web, qui dal contenuto non commerciale. La differenza con altri siti o social network che sponsorizzano giuste cause? «Change ha assunto persone con profili specifici e background nel settore: allo sviluppo della piattaforma lavorano 30 ingegneri». Anche per garantire la sicurezza: «Quando la petizione lanciata da Viola Tesi a Grillo perché votasse la fiducia a un governo Bersani ha subito un attacco hacker, in poco tempo siamo riusciti a bloccarlo».
10 aprile 2013 (modifica il 12 aprile 2013)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Egizia Fiaschetti












sabato 18 luglio 2015

S*D + Artwork

19/7/2015

PALAZZO COLUCCIA, SPECCHIA (LE)

Un gruppo di artisti costruiscono un unico lavoro. Opere di 108, Andreco, Antonella Aprile, Silvia Argiolas, Felipe Cardena, Jacopo Casadei, Diego Cinquegrana, Francesco Cuna, Massimo Dalla Pola...

COMUNICATO STAMPA
Palazzo Coluccia, in collaborazione con Circoloquadro, apre la nuova stagione espositiva domenica 19 luglio con S*D + Artworks, una mostra di Michael Rotondi, giovane artista che vive e lavora a Milano. 

Sto*Disegnando è un’opera collettiva che vede la partecipazione di 61 artisti italiani e stranieri invitati dallo stesso Rotondi a realizzare un lavoro, rigorosamente in bianco e nero, su un foglio A4 verticale incorniciato a piacere. I 61 lavori nel loro insieme compongono l’installazione S*D!!!, un’unica opera, in cui i disegni dialogano e si confrontano tra loro e in reciproca connessione con il disegno, che ha dato il via al progetto, di Michael Rotondi. S*D!!! rimanda ad uno degli scenari più interessanti della giovane arte italiana in una commistione di attitudini e sensibilità personali che riportano all’indie/street/punk, in un risultato in bilico tra cultura alta e popolare. S*D!!! è un progetto in progress e in viaggio, come una band musicale, in spazi spesso non convenzionali, dove l’installazione, messa in valigia, viaggia con l’autore insieme al catalogo del progetto.

 

Scrive Rotondi: “Un gruppo di artisti costruiscono un unico lavoro; l'artista diventa opera di un altro artista creando la propria da inserire in un puzzle, dialogando così con il mio A4. […] Artisti che si uniscono a me per stile, amore per la musica, street art, illustrazione indipendente, velocità nel gesto e il naif. Ho scelto il bianco e nero perché mi riporta alla vecchia fotocopia, agli scarabocchi nei bagni dei centri sociali, alle scritte a mano negli articoli delle fanzine H/C anni '80/'90. Sì, perché per me questa diventa una comunità che dialoga attraverso la comunione di esperienze che fanno dell'opera unica un mosaico di un "certo tipo" di arte; la loro e la mia e la mia ancora, descritta da me in quanto punk! […] Sto* disegnando!!! non è un progetto collettivo né curatoriale, ma un progetto d'artista volto all'unione, alla collettività e all'alleanza, nate dalla comunità e viceversa.”

 

Artisti invitati a Sto*Disegnando!!! 
108, Andreco, Antonella Aprile, Silvia Argiolas, Felipe Cardena, Jacopo Casadei, Diego Cinquegrana, Francesco Cuna, Massimo Dalla Pola, Paolo De Biasi, Dem, Marco Demis, Pasquale De Sensi, Nicola Di Caprio, Angelo Di Dedda, Emiliano Di Mauro, Alessadro Di Pietro, Marcin Domanski, Pawel Draus, Pierpaolo Febbo, Giovanni Frangi, Zuza Golinska, Svitlana Grebenyuk, Agnese Guido, Massimo Gurnari, Leeza Hooper, Giacomo Iasilli, Massimo Kaufmann, Hyo June Lee, Maba, Paolo Maggis, Salvatore Masciullo, Luigi Massari, Silvia Mei, Piero Mezzabotta, Yari Miele, Bartolomeo Migliore, Elena Monzo, Isabella Nazzarri, Ozmo, Marco Pagliardi, Andrea Palamà, Federica Pamio, Simone Panzeri, Laurina Paperina, Paolo Parisi, Emanuele Puzziello, Thomas Raimondi, Laboratorio Saccardi, Giuliano Sale, Patrizia Emma Scialpi, Raffaele Semeraro, Daniele Serra, Agnese Skujina, Marcello Tedesco, Alex Urso, Giulio Zanet, Riccardo Zanotti, Monika Zawadzki, Luca Zedone Nespolon, Zuzanna Ziolkowska. 

Artworks invece festeggia 10 anni di attività di Michael Rotondi: si tratta infatti di una piccola antologica dei suoi lavori dal 2005 ad oggi. Grazie ad una installazione site specific per Palazzo Coluccia, si potrà rileggere il percorso artistico di Rotondi in un'unica occasione. Carte, tele, lenzuola, supporti non convenzionali, anche di grandi dimensioni, andranno a ricomporre l'universo dell'artista pugliese. Un mondo esplosivo di colori, forme, gesti, musica, emozioni di grande impatto. Artworks è la restituzione di un viaggio di crescita personale e artistica che porta con sé le tracce del vissuto di Michael Rotondi. 

Michael Rotondi, nato a Bari nel 1977, vive e lavora a Milano. Invitato alla Biennale di Praga (2009) e a una residenza a Londra per l'Università della perfomance; espone a Berlino e Valona in due collettive (2010) ad un progetto collettivo a New York per Scope Art Fair (2011) alla Biennale Italia-Cina a Villa Reale di Monza (2012); una personale a Mumbai, India, dopo aver vinto una residenza per il Laguna Art Prize di cui è finalista (2013); un'altra personale a Varsavia (2014). Dal 2014 è nella collezione internazionale Apt Global e Benetton. Ha esposto alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per la collezione d'arte “Imago Mundi” di Benetton (2015). Alcuni libri in cui è presente il suo lavoro: Italian Newbrow (Politi Editore, 2011), Fratelli D'Italia (Giunti Editore, 2011), Laboratorio Italia – nuove tendenze in pittura (Joan e Levi Editore, 2007), Popism – l'arte in Italia dalla teoria dei mass media ai social network (Vallecchi Editore, 2012), “Loveless- chaiher d'artistes” (Produzioni Spazio Meme 2013). Dal 2009 porta avanti un progetto collettivo installativo sul disegno, chiamato “Sto* Disegnando !!!” da cui è nato un libro nel 2011 in occasione della mostra a Circoloquadro, Milano. Oggi è docente di pittura all'Accademia di Belle Arti “Aldo Galli”, IED, di Como. 

Michael Rotondi | S*D + Artworks 
Testo di Arianna Beretta 

Inaugurazione domenica 19 luglio 2015 h.18.30 

Palazzo Coluccia, ex deposito agricolo 
via Matteotti 41, Specchia (LE) 
Orari: tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.30 alle 23.30 
ingresso libero