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lunedì 17 dicembre 2018
Ancora Pietro Parisi
Ogni volta che ti ritrovo e vede le tue immagini ritrovo un po' di me. La foto con tua madre mi ha riportato addirittura al dopo guerra quando anche io ero piccolo di 4 o cinque anni a Torre Centrale anche se sono nato a Castellammare di Stabia dove andarono ad abitare i miei genitori, dove abitava mio padre, vicino ai nonni paterni, Un caro saluto. Spero di farti una sorpresa la prossima volta che vengo a Caserta per un corso di Prevenzione infortuni. Ciao e a presto. Gli auguri fra qualche giorno.
IERI A ROMA: Due importanti Mostre d’Arte - “Omaggio a Ippocrate” e “Ritratti dei Papi
Due importanti Mostre d’Arte
- “Omaggio a Ippocrate” e “Ritratti dei Papi”-
accompagnano il Convegno sulla
Ricerca scientifica in Italia e in Europa nella sede romana dell’Accademia di
Storia dell’Arte Sanitaria,
Lungotevere in Sassia n. 3.
Sono Mostre apparentemente diverse, ma in realtà hanno un legame profondo, poiché “La Giornata
mondiale del Malato” è una ricorrenza della Chiesa cattolica, istituita il 13
maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II a cui
era stato già diagnosticata la malattia di Parkinson nel 1991.
Scelse come data il giorno
dedicato alla Beata Vergine Maria di Lourdes come "momento speciale di
preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza". Nella Giornata
Mondiale del Malato del 2013 papa Benedetto XVI - che è nato, Joseph Alois
Ratzinger, ha iniziato il suo pontificato il 19 aprile 2005 e si è dimesso il
28 febbraio 2013 diventando Papa Emerito - ha annunciato le sue dimissioni
nella Giornata Mondiale del Malato e ha citato la sua salute in declino come la
ragione del suo gesto. La Giornata Mondiale del malato è diventata l’occasione
anche per Papa Francesco, di sollecitare i malati e i loro cari a vivere con
fede e speranza di guarigione la malattia, e “di richiamare gli operatori
sanitari e i famigliari dei malati a dedicarsi con pienezza al servizio
dell’assistenza.”
Di Papa Francesco mi piace ricordare che ha indetto a Roma
nel 2016 il Giubileo straordinario “Misericordiae Vultus”, cioè il volto della
misericordia. Si sono moltiplicate le mostre artistiche dedicate a
quest’argomento e le definizioni che sacerdoti e laici hanno cercato per
definirla.
La misericordia certamente è un attributo di Dio, in quanto giudice
benigno e soccorritore degli uomini, ma è anche un inalienabile sentimento
umano di compassione e pietà per l'infelicità e la sventura altrui che induce a
soccorrere, a perdonare, a non infierire, ad attuare una carità operosa.
La
Mostra “Omaggio a Ippocrate” è allestita con opere di:
Pietra Barrasso sia
nelle opere figuraive che in quelle astratte predilige la luce come mezzo
d’indagine sulla realtà, e adopera colori dell’anima che non hanno nessuna
corrispondenza naturalisica.
Pasquale Chiuchiarelli pedilige l’arte figurativa
fino ad arrivare all’anima rerum secondo le stagioni e le ore del giorno.
Giovanni Crabuzza è un artista figurativo che ha rappresentato Papa Francesco
che riceve da S Francesco la santità e la novità del messaggio francescano.
Gale è un’eccellente scultrice.
Juliano
Kattinis è un pittore greco di fama internazionale. È stato presente alla XXXII Biennale
Internazionale di Venezia nel 1964 ed ha allestito circa 250 mostre personali
in Italia e all’estero. Luciano Primavera è un pittore di origine abruzzese e
di livello internazionale porta avanti una poetica basata sul potere della
luce, il recupero delle forme e le potenzialità del colore.
Seby Ruocco ( è suo
il quadro del “Caduceo della misericordia” del 2012) Il Caduceo nell’antica
Grecia, dal 5° sec. a. C., era una verga
che recava in alto due serpenti simmetricamente intrecciati e terminava con due
ali spiegate e con questa forma è oggi assunto come simbolo dell’arte medica o
farmaceutica.
Pino Schiti scultore, incisore, acquerellista, ceramista,
scenografo di opere teatrali…eccelle in tutte le discipline. Un artista a tutto tondo, che sa incantare
con la magia dei colori e lo scintillio dei suoi bronzi.
Definito da molti
“emblema” della terra di Calabria Lucio Trojano è un famoso vignettista
abruzzese, disegnatore, umorista e illustratore. La Mostra “Ritratti dei Papi”
è allestita con opere di: Pietro Cernigliaro è un appassionato fotografo che
poi ama riprodurre i suoi scatti con opere ad olio su tela che documentano le
varie fasi della sua vita. Fotografa e dipinge situazioni vissute, città
visitate, volti di parenti e amici. Una pittura in bilico tra puntinismo e
mosaico.
Salvatore Dattolo è un artista di rara sensibilità, che negli ultimi
due anni ha maturato l’idea di dedicare ai “PERSI“ un’impegnata ricerca
plastica attraverso una serie di opere in legno e in tufo. Qui è presente con
un bassorilievo in legno dal titolo “Addio a Carol” .
Giuseppe Faella è presente
con un disegno acquerellato dedicato ai simboli papali: il bastone, la tiara
che è una particolare corona utilizzata
dai Papi a partire dal medioevo sino alla seconda metà del secolo XX come
simbolo di sovranità; l’abito bianco, la
mitria che è un copricapo di forma allungata e bicuspidata l’anello del pescatore che egli riceve durante
la Messa d’inizio del Papato e che indossa all’anulare della mano destra.
Modesto
Furchì nelle opere pittoriche predilige il paesaggio ed usa colori smaglianti
ed armoniosi, le sue sculture sono ben ritmate nei vuoti e nei pieni.
Roberto Gabrieli è un pittore non convenzionale e non
preoccupato dai problemi di coerenze stilistiche, quanto piuttosto fedele ad
una ricerca di coerenza emotiva e
spirituale.
Gale è un’eccellente scultrice.
Giuseppe
Giaquinto è nato a Procida (NA) il 31 agosto 1943 e morto a Roma il 30 aprile 2013.
Studia come Capitano di lungo corso, perché ama molto il mare con le sue calme
e le sue tempeste. Così le sue opere acquistano valenze segrete e si fanno
ricordo e presagio di un mondo ideale e
migliore, purificato dai guasti
ecologici della moderna
civiltà. La sua pittura "en plein air" si fa portatrice di
valori compositivi, cromatici e luministici ed ha la capacità di rappresentare la natura in una eterna
primavera.
Ugo Gubbiotti, scomparso nel febbraio del 1999, amico e conterraneo
di Pericle Fazzini, famoso nell’ambito
dell’Arte Sacra. Quasi tutti i suoi quadri sono rifiniti con la meccatura, un
procedimento antico che consiste nel trattare la superficie dell’opera con una
speciale vernice a base di alcool, gommalacca, resine naturali che donano
all’argento a foglia anche tonalità di colore oro.
Lidia Kulus pittrice,
scultrice e restauratrice è nata a nel 1965 a Mochy in Polonia, ma da circa
vent’anni vive e lavora a Roma. Il suo
stile è un figurativo moderno in bilico
tra surrealismo e simbolismo. Il suo quadro rappresenta Giovanni Paolo
II di spalle, inginocchiato e raccolto in preghiera.
Pino Schiti Un particolare
Memorial per gli alti meriti conseguiti nell’Arte Sacra per Giuseppe Giaquinto
e Ugo Gubiotti, scomparsi il primo nell’aprile del 2013 e il secondo nel
febbraio del 1999.
Un grazie particolare va al Dott. Benito Corradini,
presidente del Comitato Promotore del Progetto Ippocrate direttore della
rivista di Cultura, Arte, Turismo e Spettacolo “La Sponda” da parte di tutti
gli artisti e da parte mia con l’augurio che continui ad essere quel
protagonista della cultura, pieno di energia vitale, che tutti noi conosciamo.
La cultura, promossa dal PROGETTO IPPOCRATE, come una pietra in uno stagno,
parte dall’Accademia di Arte Medica ma si diffonde a largo raggio nella consapevolezza
che la cultura è l’unica attività umana capace di contrastare tutte le istanze
corrosive che promanano dalla nostra società.
Anna Iozzino
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