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Ilaria Drago ha aggiunto un evento.
OTT22
Sab 22:00 · Verona, Veneto
Interessa a 12 persone · 4 persone parteciperanno
Arte, cinema, poesia, letteratura, informazione e formazione, news, curiosità, prevenzione infortuni, ecc.
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FASCE ORARIE | PREZZO (€/kWh) |
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Tutte le ore del giorno | 0,0680* |
FASCE ORARIE | PREZZO (€/Smc) |
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Tutte le ore del giorno | 0,2400** |
creato da G. Visetti * diretto da F. Fontanella
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Scheda naturalistica
Famiglia: Rosaceae
Sorbus domestica L.
Nome comune: sorbo domestico
Nome inglese: sorb, service tree
Nome locale: sovera.
Descrizione: albero o arbusto di 1-15 m d'altezza. Tronco con corteccia bruna, incisa in placche irregolari. Foglie caduche, imparipennate con 7-15 foglioline lanceolate a margine seghettato nella metà superiore. Fiori numerosi, petali di colore bianco o bianco-roseo, riuniti in corimbi. Frutto, sorbola, a bacca piriforme o globosa, prima di colore verde, poi rosso-giallo e a maturità scura.
Habitat: cresce nell’intervallo altimetrico tra 0 e 800 metri s.l.m., Nel bosco misto e negli orti arborati.
Periodo di fioritura: Aprile-Maggio
Raccolta frutti: Settembre-Novembre
Note: albero comune in tutto il complesso Monti Lattari-Penisola Sorrentina. Presente anche a Capri.
I frutti prima di essere mangiati necessitano di un periodo di ammezzimento.
A tal proposito i contadini appendono grappoli di sorbole ad uno spago fino a formare un grande grappolo, detto spugnillo o piénnolo, che viene poi sospeso ad una trave. Periodicamente dal piénnolo si raccolgono i frutti ammezziti, riconoscibili perché di colore scuro, che risultano molto dolci e gustosi (foto)
Curiosamente, nei Lattari e in penisola sorrentina, è facile una certa confusione lessicale tra il frutto del sorbo domestico e quello del corbezzolo localmente noto come sovera pilosa, ossia sorba pelosa.
Potrebbe interessarti: Sorbo (piante alimentari); Sorbus aria (sorbo montano).
Testi consultati:
1) CAPUTO G., et al., 1994; 2) PIGNATTI S., 1982; 3) RICCIARDI M., 1996; 4)TICLI B., 2007; 5) ZANGHERI P., 1976.
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testo e immagini a cura di Ferdinando Fontanella
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pubblicato venerdì 23 settembre 2016
Quando venne lanciata nel 2005 ARTBO, la fiera d’Arte Contemporanea di Bogotà, aveva come scopo quello di promuovere la città colombiana come una delle mete di punta del calendario di art lovers e collezionisti. A poche settimane dal debutto della sua dodicesima edizione la fiera si trova in un punto importante della sua storia, e vuole confermare la sua posizione di spicco all’interno del mercato dell’arte dell’America Latina. Dalla sua fondazione ARTBO ha lavorato per costruire una rete di gallerie, musei e istituzioni che, parallelamente al momento commerciale della fiera, costruissero un’apparato culturale ricco volto a contribuire alla trasformazione culturale dell’area. La missione si direbbe compiuta. Collabora a questo successo la continua crescita economica della nazione, direttamente proporzionale all’aumento dei giovani ricchi appassionati di arte, con un forte desiderio di sostenere gli artisti locali e internazionali. Con queste premesse la fiera aprirà dal 27 al 30 ottobre, ospiterà 74 gallerie provenienti da 28 città e accoglierà una serie di curatori delle sezioni speciali, scelti per selezionare gli artisti partecipanti. Primo della lista è Jens Hoffmann che seguirà la sezione Proyectos; Pablo León de la Barra (in collaborazione con Erika Florez) si occuperà di Referentes; a Fernando Escobar affidata la cura di ARTECÁMARA sezione dedicata ai giovani e agli spazi gestiti da artisti; mentre a María Belén Sáez de Ibarra quella di SITIO la sezione che fuoriesce dagli stand per invadere altri spazi della fiera; la casa editrice indipendente La Silueta lavorerà alla sezione dedicata al Libro de Artista; e inoltre Magali Arriola e Mario Garcia Torres si occuperanno di Foro, l’area di approfondimento, che quest'anno include una nuova sezione di conversazioni con i collezionisti a cura di Abaseh Mirvali. Un programma complesso per una fiera che è cresciuta molto in 12 anni sia dal punto di vista degli spettatori, passando dai 12mila della prima ai 35mila della scorsa edizione, sia da quello delle vendite. (RP)
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