Milano, 29 giugno 2016 - 15:40
Ilva di Patrica, operai si incatenano
davanti alla fabbrica chiusa da mesi
Ciociaria, i lavoratori del sito siderurgico, che è in fermo produttivo dopo le vicende dell’impianto di Taranto, da giovedì 30 resteranno senza alcuna garanzia con la scadenza del periodo di mobilità
Per difendere il loro futuro sono tornati a incatenarsi davanti allo stabilimento, chiuso da mesi. Nuova protesta dei circa settanta operai dell’Ilva di Patrica, nel Frusinate, che da giovedì 30 resteranno senza alcuna garanzia con la scadenza del periodo di mobilità.
No alla vendita unica
I lavoratori del sito siderurgico, che è in fermo produttivo dopo le vicende dell’impianto di Taranto (la società è in amministrazione straordinaria), dicono no ai piani Marcegaglia e alla cordata Arvedi, i due gruppi che hanno presentato offerte per acquistare l’Ilva. I loro piani, però, non prevedono alcun futuro per la fabbrica della Ciociaria e questo ha portato i lavoratori alla nuova protesta attuata mercoledì 29, a poche ore dalla scadenza delle proposte di acquisto. I sindacati chiedono di procedere alla vendita separata del sito di Patrica, soprattutto adesso che una società del nord Italia si è fatta avanti per rilevare lo stabilimento, con l’obiettivo di rilanciarlo garantendo la difesa dei livelli occupazionali.
Offerta da una società del nord
La nuova prospettiva viene vista in modo positivo da lavoratori e sindacati, che chiedono intanto il ricorso alla mobilità in deroga per i settanta operai di Patrica. La vertenza in atto nello stabilimento ciociaro va avanti da mesi e anche nell’ultimo periodo diverse sono state le iniziative per cercare di salvare la fabbrica. La senatrice del Pd, Maria Spilabotte, a gennaio, aveva fatto aprovare in Commissione Lavoro un provvedimento allo scopo di salvaguardare il sito nell’ambito degli interventi con i trecenti milioni stanziati dallo Stato per la vicenda Ilva. «Le offerte d’acquisto di Marcegaglia e Arvedi - dice il segretario provinciale della Fim-Cisl di Frosinone, Fabio Bernardino - escludono il rilancio dello stabilimento di Patrica e questo non possiamo ovviamente accettarlo. Chiediamo di prendere in considerazione l’offerta che punta a riportare in attività l’impianto di Patrica e a dare nuove certezze a tutti i lavoratori».