pubblicato giovedì 7 aprile 2016
«Bagnoli deve tornare ai napoletani, perché la città deve essere Capitale del Mezzogiorno e l'Italia una nazione degna del futuro», e soliti bla bla bla, viene da dire. La parola oggi l'ha presa il Premier Renzi, mentre da Napoli la protesta contro questo appuntamento ha fatto registrare anche feriti negli scontri.
Ma il Renzi del "Si può fare" e "La volta buona", Re degli slogan, ha promesso anche 272 milioni per una bonifica dell'area Italsider, entro il 2019, in mano al commissario Salvo Nastasi.
Bagnoli, a quel punto, stando alle parole del Premier, diventerà una sorta di avamposto del lusso: porto turistico da 700 posti, piscine, campus e circolo velico. Cioè, insomma, una vera e propria speculazione. Già ce li vediamo i milionari attraccare non a Capri, ma in una ripulita Bagnoli, un luogo che da 25 anni è uno schiaffo in faccia alla civiltà. Ma Renzi non parla di cementificazione, solo di "bonifica" di terra e mare. Perché «Nel mondo c'è una fame di Napoli spaventosa, e c'è tanta gente pronta a investire». Un discorso che, guardando in faccia la realtà, fa drizzare i capelli, più che altro perché Napoli, spesso, avrebbe bisogno di essere iniziata a trattare come una città normale e non come un porto franco dove ognuno può scaricare le proprie idee e, quando non vanno bene le cose, tirarsi fuori dalle proprie responsabilità.
Renzi ha promesso trasparenza e fuori la camorra da bandi e appalti, ha incolpato la precedente classe politica italiana (quella di tutti i tempi, insomma) e ha mandato un abbraccio a chi protesta, e un sorriso e un saluto agli amici "gufi". Una bella infilata. Quel che è certo è che, se il Premier perderà la faccia o anche solo un po' di meno, ancora una volta a farne le spese sarà ancora Bagnoli. Senza porticcioli per yacht. (MB)
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venerdì 29 aprile 2016
BAGNOLI CHE SCOTTA
giovedì 28 aprile 2016
IL NUOVO REMBRANDT
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pubblicato mercoledì 6 aprile 2016
Quello che vedete non è l’ultimo Rembrandt. O, meglio, in un certo senso lo è. Non lo è, nel senso che non è il risultato di laboriosi studi per decidere l’attribuzione di questo ritratto al grande artista del Seicento olandese. Ma lo è perché forse questo ritratto è più fedele ai criteri compositivi, allo stile di Rembrandt di altri suoi quadri. Come è possibile? Semplice (si fa per dire): è stato realizzato da ingegneri, storici dell’arte sulla base di 168.263 frammenti di pittura dell’artista e 148 milioni di pixel, il tutto in 18 mesi di lavoro, poi messo dentro a una stampante 3d..Et voilà, ecco l’opera.
Siamo, insomma, all’ingegneria pittorica, qualcosa di sicuramente meno pericoloso dell’ingegneria genetica e probabilmente meno dannoso di certa ingegneria civile che ha deturpato le nostre città, ma pur sempre un mostro.
Sì, questo è un Rembrandt e non lo è. È un ibrido e, al tempo stesso, è ciò che può essere realizzato con le stampanti 3d. In questo senso non è affatto un ibrido, ma una realtà molto concreta e dotata di identità precisa.
L’ultimo Rembrandt è stato presentato ieri presso la galleria Looiersgracht60 di Amsterdam.
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Mostre a Roma - giugno 2016
ArtExpo Summer Rome
rassegna artistica internazionale a Roma dal 2 giugno al 16 giugno 201615 giorni espositivi senza chiusure e con orario espositivo fino alle 22!
vernissage giovedi' 2 giugno alle ore 18 presso il prestigioso spazio della Galleria Domus Romana
in Via Quattro Fontane, 113 00184 Roma tra Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi in centro storico di Roma
orari espositivi dalle 15 alle 22 tutti i giorni festivi compresi
Si selezionano artisti di tutte le nazionalità per la partecipazione adArtExpo Summer Rome rassegna artistica internazionale a Roma dal 2 giugno al 16 giugno 2016 e vernissage giovedi' 2 giugno alle ore 18 presso il prestigioso spazio della Galleria Domus Romana in Via Quattro Fontane, 113 00184 Roma tra Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi in centro storico di Roma. orari espositivi dalle 15 alle 22 tutti i giorni festivi compresi!
Nel primo piano sono ancora disponibili dei grandi pannelli (200 cm x 150 cm), che durante ArtExpo Summer Rome possono essere presi singolarmente per mini-personali al prezzo di 250 euro cadauno, si possono esporre piu' opere nel pannello..
Per maggiori informazioni o prenotazioni dei pannelli scrivere a news@artintheworld.net
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Exhibit your Art in Rome. Apply Now!
ArtExpo Summer Rome
International art exhibition in Rome (Italy)
15 days of exhibition open every day until 22!
from June 2,2016 to June 16, 2016 vernissage thursday June 2,2016 at 18
at the prestigious location of Domus Romana Art Gallery
Via Quattro Fontane, 113 00184 Rome
Situated in one of the most beautiful areas in Romebetween Piazza di Spagna and Fontana di Trevi in Rome's historic center
open from 15:00 to 22:00 every day of the week!
event organization Artists in the World Angelo Ribezzi http://www.artintheworld.net/
in collaboration with the Event Eudaimonia http://www.eudaimoniaevent.com/
Artists of all nationalities are selected for ArtExpo Summer Rome
International art exhibition in Rome (Italy) from June 2,2016 to June 16, 2016 vernissage thursday June 2,2016 at 18 at the prestigious location of Domus Romana Art Gallery Via Quattro Fontane, 113 00184 Rome situated in one of the most beautiful areas in Rome between Piazza di Spagna and Fontana di Trevi in Rome's historic center open from 15:00 to 22:00 every day of the week!
The theme is free. “ArtExpo Summer Rome" targets artists working in all forms of visual arts: painting, sculpture, photography, digital, graphics, engravings; of any nationality and any religious beliefs, regardless of age and gender, working in any artistic field.
All requests must be received no later than the May 8,2016
In the upper floor there are some big panels (200 cm x 150 cm),
during ArtExpo Summer Rome, they can be taken individually for a mini solo exhibition at the price of 250 euro each, For further information or bookings please contact news@artintheworld.net
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domenica 24 aprile 2016
CHRISTIE'S VENDE GREENBERG
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pubblicato lunedì 18 aprile 2016
La storia dell’arte non è fatta solo dagli artisti. Al loro fianco spesso ci sono stati dei critici, fondamentali per portare l’arte nell’eternità. Uno dei più importanti del Novecento è stato certamente lo statunitense Clement Greenberg, teorico del "colour field” anche nota come pittura a campi di colore. Il suo Verso un nuovo Laocoonte, nel 1940 accompagnò grandi pittori come Jackson Pollock, Willem de Kooning, Hans Hofmann, Barnett Newman, eClyfford Still, insieme a molti altri pittori che poi nel 1955 divennero protagonisti del suo saggio American-Type Painting, una dichiarazione d’amore per l’Espressionismo Astratto.
E cosa potrebbe collezionare un critico come Greenberg? Per scoprirlo si potrebbe andare a Portland, per visitare il Museo della città e ammirare parte della collezione Clement Greenberg, acquistata dal Portland Art Museum nel 2000, oppure basterebbe seguire l’asta di Post War e Contemporary Art che il prossimo 10 maggio si terrà da Christie’s a New York. Protagonisti saranno alcuni lavori che gli eredi di Greenberg hanno deciso di mettere all’incanto, un gruppo di 21 lavori, valutati tra il milione e il milione e 800mila dollari. Tra gli artisti presenti i suoi amati Anthony Caro, Jules Olitski, Kenneth Noland e Helen Frankenthaler. A poco più di 20 anni dalla sua morte un altro pezzo della collezione del critico abbandona la sua casa di New York. È sempre triste osservare una vita dedicata all’arte che va in fumo. (Roberta Pucci)
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Rolf Armstrong
Rolf Armstrong
From Wikipedia, the free encyclopedia
Rolf Armstrong | |
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Self portrait, 1914, pastel on board
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Born | John Scott Armstrong 21 April 1889[2] Bay City, Michigan, United States |
Died | 22 February 1960 (aged 70) Oahu, Hawaii |
Nationality | American |
Education | Art Institute of Chicago[4] |
Known for | Pin-up art, Illustrator |
Rolf Armstrong
.
Biography[edit]
Rolf Armstrong was born in Bay City, Michigan on April 21, 1889 to Richard and Harriet (Scott) Armstrong. His father owned the Boy-Line Fire Boat Company, which included a line of passenger ships. Some were deployed in Chicago for use at the Chicago World's Fair there in 1893. However, the father's business and family were struggling, and the family homestead was lost to foreclosure. In 1899, the family moved to Detroit, Michigan.
Rolf's father died in 1903, and a year later he and his mother moved to Seattle, Washington, following the footsteps of his oldest brother, William, who had moved there a year earlier. By now Rolf's artistic interests were emerging to more than a part-time pleasure.
He moved to Chicago in 1908, where he later studied at the Art Institute. He then went on to New York, where he studied with Robert Henri.
After a trip to Paris in 1919 to study at the Académie Julian, he returned to New York and established a studio. In 1921 he went to Minneapolis to study calendar production at Brown & Bigelow.
During the 1920s and 1930s, his work appeared on many pieces of sheet music, as well as on the covers of many magazines, most famously for movie fan magazines such as Photoplay and Screenland. His work mostly consists of women; Mary Pickford, Bebe Daniels, and Greta Garbo are just a few of the numerous he has painted.
Armstrong's work for the Pictorial Review was largely responsible for that magazine achieving a circulation of more than two million by 1926. A year later, he was the best selling calendar artist at Brown & Bigelow. In 1930, RCA hired him to paint pin-ups to advertise their products, and in 1933 the Thomas D. Murphy Calendar Company signed him to produce a series of paintings for their line.
UN'INSOLITA CAUSA CONTRO SOTHEBY'S
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pubblicato sabato 2 aprile 2016
È iniziata una nuova ed intricata causa legale nel mondo dell’arte: il mercante d'arte irlandese Oliver Sears ha citato in giudizio la casa d'aste Sotheby’s per aver messo all’asta una copia di un’opera di Robert Motherwell in suo possesso. E non solo, secondo Sears, quella copia aveva anche una stima troppo bassa se rispetto a quanto vale l’originale, ben custodito nella sua casa irlandese.
L’opera prima della vendita di novembre fu ritirata dall’asta, ma da Sotheby’s non c’è nessuna notizia di come questo inconveniente sia potuto accadere.
Il lavoro non compare più sul sito di Sotheby’s dopo il ritiro, anche se un collegamento sul servizio di aste online Barneby sulla vendita da Sotheby’s è ancora attivo, ed riporta la stima bassa di 73mila sterline inglesi. Il prezzo così basso, secondo Sear, avrebbe distrutto il mercato di questo dipinto raro e avrebbe causato un grave danno al mercante.
John Cahill, consigliere per la casa d'aste, ha detto ad Artnet in un'intervista telefonica: «Sotheby’s ha giustamente ritirato dalla vendita una versione non autentica e aveva il diritto di farlo. La causa è del tutto priva di fondamento e deve essere respinta, non abbiamo fatto niente di male e non abbiamo il dovere legale verso tutti coloro che hanno un Motherwell per decidere i prezzi che loro vogliono».
Il prezzo esatto secondo Sears sarebbe stato 650mila dollari, la cifra che ora richiede come risarcimento. (Roberta Pucci)
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Legittima difesa Camera rinvia provvedimento in Commissione
Legittima difesa, scontro nella maggioranza. Camera rinvia provvedimento in Commissione
La richiesta è stata avanzata da Area popolare. Pd: "Ok a ulteriore riflessione, ma priorità resta complesso delle riforme". Movimento 5 stelle contrario a ulteriori rinvii. Protesta della Lega in Aula
di PIERA MATTEUCCI
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ROMA - La riforma della legittima difesa torna in Commissione Giustizia, dato che lo scontro sul testo, che oggi è tornato in Aula alla Camera, non accenna a smorzarsi. Forti i contrasti all'interno della maggioranza, dopo che le modifiche da apportare al codice penale non hanno trovato l'accordo tra Pd, che vorrebbe una linea più morbida rispetto al testo presentato dalla Lega, e Ncd, che accusa il Partito democratico di orientarsi verso una soluzione troppo soft. Area popolare, più favorevole a norme più stringenti, non è affatto convinta della norma e ha chiesto, tramite Antonio Marotta (Ap), il rinvio in Commissione. L'Aula della Camera ha accolto, con 160 voti di scarto, la richiesta.
Favorevoli e contrari. A favore della richiesta di rinvio Pd, Ap, SI; contrari, oltre alla Lega, FI, Cor, M5S.
I precedenti. Il presidente di turno, Roberto Giachetti, ha reso noti all'Aula i precedenti in materia da parte di presidente della Camera e Aula, nel '98, spiegando che il rinvio è inteso "come strumento che non incide sul provvedimento ma solo sulla procedura", ricordando anche che situazioni analoghe sono state risolte, dal '98 ad oggi, con il rinvio in Commissione di richieste su Tangentopoli, rapprentanze sindacali, immigrazione, fondo non autosufficienti, omofobia, apertura degli esercizi commerciali, conflitto d'interessi.
Discussione aperta. Nessun problema a svolgere un'ulteriore riflessione sulla legittima difesa per il Pd, ma la vera priorità è un'altra: ovvero, spiega il capogruppo dei deputati Dem, Ettore Rosato, "il complesso di riforme sulla giustizia che sono ferme al Senato", tra cui anche le intercettazioni e la prescrizione, due materie contenute nella riforma più ampia che "è ferma" al Senato. In merito al testo, considerando anche le perplessità della maggioranza, ha precisato: "Stiamo a guardare quali sono i miglioramenti che verranno proposti e li valuteremo con grande attenzione. Se ci sono benissimo e li implementeremo".
Il Pd si era detto pronto ad andare in Aula e a votare la legge, ma aveva anche dichiarato di non voler innalzare muri di fronte alla richiesta di un approfondimento in Commissione. Una cosa è chiara: il Partito democratico è convinto che la linea della Lega non passerà mai. "La linea della Lega è demagogica e populista. Si tratta di un tema delicato che non può essere strumentalizzato", ha detto il capogruppo Pd in Commissione Giustizia, Walter Verini. "Se qualcuno, dalla maggioranza o dall'opposizione, dovesse chiedere un ulteriore approfondimento, non faremo certo le barricate", ha però garantito.
La posiszione del Partito democratico non cambia, ma nessuna chiusura a ulteriori discussioni: "Il nostro asse resta lo stesso: già oggi la norma sulla legittima difesa è soddisfacente e l'emendamento Ermini (su un diritto di autodifesa 'rafforzato', ndr), che agisce sull'articolo 59 del codice, tutela chi è indotto nell'errore di valutazione nel difendersi, è un ulteriore aiuto ai magistrati per l'interpretazione. Se gli alleati di governo - sottolinea l'esponente Pd - dentro questa linea avessero delle proposte migliorative ne discuteremo senza chiusure".
Netta, invece, l'opposizione del Movimento 5 stelle a un'ulteriore proroga: "Siamo contro un rinvio in Commissione, perché significa ancora una volta limitare le prerogative dell'opposizione", ha spiegato Vittorio Ferraresi, deputato 5 Stelle componente della Commissione Giustizia. Nessun pregiudizio sul testo: "Nel merito siamo pronti a discutere sia la proposta del Pd che della Lega. Vedremo in Aula quando si entrerà nel merito delle proposte", ha detto Ferraresi.
Non è disposto ad accettare "un compromesso al ribasso raggiunto sulla pelle della sicurezza dei cittadini" Idv, dice il segretario nazionale dell'Italia dei Valori, Ignazio Messina che, rivolgendosi al leader della Lega Salvini, ha detto: "Ora i leghisti fanno tanto baccano sulla legittima difesa, ma è chiaro a tutti che su questo tema vogliono solo fare propaganda".
Il Carroccio, che ha tolto le proprie firme in calce al provvedimento, aveva preannunciato battaglia e i deputati della Lega in Aula hanno indossato sotto la giacca una maglietta con la scritta "la difesa è sempre legittima", contestando il fatto che il testo originario è stato "snaturato" dal Pd.
Favorevoli e contrari. A favore della richiesta di rinvio Pd, Ap, SI; contrari, oltre alla Lega, FI, Cor, M5S.
I precedenti. Il presidente di turno, Roberto Giachetti, ha reso noti all'Aula i precedenti in materia da parte di presidente della Camera e Aula, nel '98, spiegando che il rinvio è inteso "come strumento che non incide sul provvedimento ma solo sulla procedura", ricordando anche che situazioni analoghe sono state risolte, dal '98 ad oggi, con il rinvio in Commissione di richieste su Tangentopoli, rapprentanze sindacali, immigrazione, fondo non autosufficienti, omofobia, apertura degli esercizi commerciali, conflitto d'interessi.
Discussione aperta. Nessun problema a svolgere un'ulteriore riflessione sulla legittima difesa per il Pd, ma la vera priorità è un'altra: ovvero, spiega il capogruppo dei deputati Dem, Ettore Rosato, "il complesso di riforme sulla giustizia che sono ferme al Senato", tra cui anche le intercettazioni e la prescrizione, due materie contenute nella riforma più ampia che "è ferma" al Senato. In merito al testo, considerando anche le perplessità della maggioranza, ha precisato: "Stiamo a guardare quali sono i miglioramenti che verranno proposti e li valuteremo con grande attenzione. Se ci sono benissimo e li implementeremo".
Il Pd si era detto pronto ad andare in Aula e a votare la legge, ma aveva anche dichiarato di non voler innalzare muri di fronte alla richiesta di un approfondimento in Commissione. Una cosa è chiara: il Partito democratico è convinto che la linea della Lega non passerà mai. "La linea della Lega è demagogica e populista. Si tratta di un tema delicato che non può essere strumentalizzato", ha detto il capogruppo Pd in Commissione Giustizia, Walter Verini. "Se qualcuno, dalla maggioranza o dall'opposizione, dovesse chiedere un ulteriore approfondimento, non faremo certo le barricate", ha però garantito.
La posiszione del Partito democratico non cambia, ma nessuna chiusura a ulteriori discussioni: "Il nostro asse resta lo stesso: già oggi la norma sulla legittima difesa è soddisfacente e l'emendamento Ermini (su un diritto di autodifesa 'rafforzato', ndr), che agisce sull'articolo 59 del codice, tutela chi è indotto nell'errore di valutazione nel difendersi, è un ulteriore aiuto ai magistrati per l'interpretazione. Se gli alleati di governo - sottolinea l'esponente Pd - dentro questa linea avessero delle proposte migliorative ne discuteremo senza chiusure".
Netta, invece, l'opposizione del Movimento 5 stelle a un'ulteriore proroga: "Siamo contro un rinvio in Commissione, perché significa ancora una volta limitare le prerogative dell'opposizione", ha spiegato Vittorio Ferraresi, deputato 5 Stelle componente della Commissione Giustizia. Nessun pregiudizio sul testo: "Nel merito siamo pronti a discutere sia la proposta del Pd che della Lega. Vedremo in Aula quando si entrerà nel merito delle proposte", ha detto Ferraresi.
Non è disposto ad accettare "un compromesso al ribasso raggiunto sulla pelle della sicurezza dei cittadini" Idv, dice il segretario nazionale dell'Italia dei Valori, Ignazio Messina che, rivolgendosi al leader della Lega Salvini, ha detto: "Ora i leghisti fanno tanto baccano sulla legittima difesa, ma è chiaro a tutti che su questo tema vogliono solo fare propaganda".
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