Gentile
cittadina/o,
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ritengo
doveroso informarti su alcune recenti attività svolte da me in qualità di
Consigliere Metropolitano della Città di Napoli, delegato all'Urbanistica e alla
Pianificazione Territoriale.
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D’intesa
con il Sindaco Metropolitano Luigi
de Magistris e con la dott. ssa Paola
Costa, dirigente del servizio Urbanistico e Pianificazione Territoriale,
abbiamo attivato con i comuni che ne hanno fatto richiesta una serie di tavoli
di copianificazione, finalizzati ad abbreviare i tempi
ed efficientare tutte le fasi
necessarie all'approvazione dei PUC (Piani Urbanistici Comunali), per i quali è
indispensabile il parere obbligatorio della Città Metropolitana.
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Alle
conferenze di copianificazione hanno già aderito i
Comuni di Casalnuovo, Acerra,
Pozzuoli, Quarto, Ottaviano, Procida, Castello di Cisterna, Pomigliano D'Arco e San Vitaliano ai
quali stiamo fornendo, attraverso la professionalità dei nostri funzionari:
arch. Luigi Saviano, arch. Felicia
Sembrano, arch. Alberto D’Urso,
arch. Claudia Morelli supporto tecnico volto al
dimensionamento degli standard, alle linee d’indirizzo, all’accesso dati e agli
elementi conoscitivi in possesso della Città Metropolitana.
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Riteniamo
che, grazie alle intese messe in atto con i comuni, sarà più facile indirizzare
preventivamente, sin dalla genesi, lo strumento urbanistico e quindi, una volta
raggiunta l’intesa, l’ente locale potrà procedere fino all'approvazione finale
senza prescrizioni e intoppi che in molti casi rischiano di allungare
eccessivamente i tempi.
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Inutile
ricordare che questo efficace strumento può essere attivato attraverso una
semplice richiesta ed è a costo
zero per l’ente locale che ne fa
richiesta.
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Di
seguito troverai alcuni link che attraverso foto, comunicati e articoli
illustrano le riunioni svolte che hanno già portato all’ approvazione di alcuni
PUC come quello del Comune
di Ottaviano che, grazie al parere e al supporto
tecnico della Città Metropolitana, si è potuto dotare per la prima volta di uno
strumento urbanistico che porterà presto sviluppo economico e sociale
sull’intero territorio.
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Approvazione
PUC Comune
di Ottaviano. (24-7-2015)
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
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Comune
di Pozzuoli. (6-10-2015)
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Galleria
fotografica
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Linee
guida delib. Edilizia Residenziale
Sociale
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
e
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Comune
di Casalnuovo. (27-10-2015)
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Galleria
fotografica
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Definizione
nuovo PUC
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
e
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Comuni
di Acerra, Pomigliano e
Castello di Cisterna. (5-11-2015)
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Galleria
fotografica
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Ridefinizione
fasce di rispetto ASI
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
e
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Comune
San Vitaliano. (10-11-2015)
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Galleria
fotografica
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
e
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Comune
di Procida.
(15-11-2015)
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Galleria
fotografica
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Conferenza
di copianificazione tra Città Metropolitana di Napoli
e
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Comune
di Quarto. (15-11-2015)
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Galleria
fotografica
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L’anatomopatologa Cristina Cattaneo, consulente della Procura che ha eseguito l’ispezione esterna e poi l’autopsia sul corpo della giovane, è stata sentita dalla Corte d’Assise di Bergamo nel corso del processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio.
“Sul corpo tracce di materiali usati nell’edilizia” – Sul corpo, gli indumenti e le microsfere delle scarpe sono state ritrovate tracce di calce e di materiali riconducibili all’edilizia. “Abbiamo fatto un centinaio di campionamenti in tutti i luoghi frequentati dalla vittima – ha spiegato – in nessun caso è stato riscontrato lo stesso tipo di calce rinvenuto su Yara. Ci siamo chiesti se quelle tracce di calce siano finite lì per contatto con un’altra persona o per permanenza in un determinato posto. Riteniamo sia più probabile la seconda ipotesi”.
“Nella mano stringeva arbusti tipici della zona” – A provare che Yara è stata uccisa nel campo di Chignolo d’Isola sono gli arbusti ritrovati nella sua mano destra. “La vittima è stata ferita nel campo di Chignolo – ha spiegato Cattaneo – Nella mano destra stringeva arbusti di quella zona e al suo corpo, o ai suoi vestiti”, sotto le unghie e perfino “nel braccialettino di stoffa che portava” risultavano “attaccate spine tipiche di quel campo. E anche alla base delle ferite – ha aggiunto – abbiamo rilevato elementi botanici da collocare in quel luogo, probabilmente non trasportabili”.