sabato 31 agosto 2013

Galleria d'arte: Ancora sulla Fontana di Plensa,

"Una targa trasforma un mal riuscito intervento urbanistico in opera d'arte?" Ancora sulla Fontana di Plensa, intorno alla quale si consuma una nuova polemica
pubblicato venerdì 30 agosto 2013

Inaugurazione della -Prodigiosa Fontana Individuale- alla Miccia, 1993, foto Giulio Micheli

È passato un mese dall'innesco della nuova Miccia a Nocera Umbra, dove un gruppo di cittadini capitanati da Alessandro Frillici e Bruno Corà erano scesi in piazza per "sostenere” la Prodigiosa Fontana Individuale di Jaume Plensa, contro l'idea di "restauro” della piazza del paese da parte dell'Amministrazione Comunale. Che vorrebbe vedere rimossa una fontana "malriuscita”, per spianare la strada all'omologazione di una piazza con centinaia di altre colleghe italiane. Un po' come è accaduto qualche giorno fa a Molfetta, dove una colata di nero catrame si è abbattuto accanto al Duomo romanico, con un effetto devastante. Ma anche da questa Amministrazione  fanno sapere che si tratta solo di interventi temporanei, che presto in tutta l'area torneranno le bianche chianche, anche al posto del già esistente e corroso asfalto. Speriamo. A Nocera invece non c'è verso di voler tenere la fontana, e l'assessore alla cultura Luciano Morini, dalle pagine del giornale locale "L'altra Nocera”, ha inviato una lettera in cui fa fagotto di cent'anni di storia dell'arte per giungere alla conclusione che "il ready-made si conclude in atto performativo”. 
Letta tra le righe quest'affermazione sottintende che sono finiti i giochi per salvare quella che viene reputata una "brutta opera” che «già la Miccia innescata nel 1993 non seppe trasformare, ma semmai rese più facile la bevuta per gli assetati avventori» scrive l'assessore. Insomma l'intervento di Plensa non è paragonabile alle sue altre "produzioni” in giro per il mondo e, visto che nessuno ha mosso obiezioni dopo il consiglio comunale in cui si è decisa la rimozione della Prodigiosa Fontana Individuale, ora si può avanzare con le ruspe. Ovviamente la risposta di Frillici, promotore di questa salvaguardia per il contemporaneo, che ha portato a Nocera non solo una nuova Miccia ma anche 300 firme per la tutela dell'opera, tra cui quella di Jannis Kounellis, non si è fatta attendere. «Dalla vicenda della fontana di piazza Caprera nascono tre diverse riflessioni. La prima è d'ordine economico: la totale mancanza di una strategia per lo sviluppo della città. Poco importa che quella fontana sia un elemento di valore per chi si interessa d'arte contemporanea e, dunque, una potenziale attrazione turistica. La seconda riflessione è di tipo politico: L'assessore dimentica che ci sono stati pubblici dibattiti, articoli sui giornali, attraverso i quali numerosi dissenzienti hanno cercato di far sentire la loro voce: quale sarebbe il principio in base al quale le proposte contrarie non meritano accoglimento, ma anzi, devono essere ignorate e discriminate? Quali sono gli oggettivi motivi per cui richieste, motivate e documentate di cittadini, non devono essere accolte e neppure discusse? La terza riflessione è d'ordine artistico: l'Assessore entra nell'analisi delle opere dello stesso Plensa disconoscendone la fontana di Nocera. Poco importa se confonde il Ready Made con la Performance Art, con la Miccia, ed ignora il valore di testimonianza che può essere associato ad un'opera d'arte». Questo il sunto della missiva in riposta al politico. Che chiude la sua lettera al giornale con un'affermazione quantomeno contradditoria all'azione di distruzione promossa: "L'arte sboccia dove c'è una cultura consapevole del patrimonio che si ha a disposizione”. Eppure bisognerebbe almeno tentare di vederlo, questo patrimonio, per non distruggerlo. 

venerdì 30 agosto 2013

I primi dieci anni di Mario Schifano.

Mario Schifano e i suoi primi dieci anni
Fino al 6 ottobre, i primi dieci anni dell’attività di Mario Schifano sono in mostra a Castiglioncello. C’è già l’intuizione del video, come nuovo mezzo espressivo e l’occhio puntato sulla pubblicità. Ma soprattutto la tv, finestra spalancata sul mondo e filtro attraverso il quale riguardare il mondo. È quanto raccontano le ottanta opere provenienti dalla Fondazione Marconi di Milano. Sullo sfondo del boom economico italiano e dell’avvento della Pop Art [di Enrica Ravenni]
pubblicato giovedì 29 agosto 2013

Mario Schifano

Gli anni che vanno dal 1960 al 1970 sono il periodo clou della carriera artistica di Mario Schifano; senza alcuna formazione specifica, l’artista si avvicina alla pittura alla fine degli anni Cinquanta quando l’Informale predominava sul panorama pittorico italiano e la Pop Art ancora doveva diventare un fenomeno di massa.

L’esposizione che Castiglioncello propone, negli spazi del Castello Pasquini, a cura di Luciano Caprile e con la direzione di Giò Marconi, prende avvio con una serie di monocromi analoghi a quelli che erano stati esposti alla galleria La Salita di Gian Tommaso Liverani a Roma nel 1960, alla cui esposizione Schifano aveva partecipato insieme a Franco Angeli, Tano Festa, Francesco Lo Savio e Giuseppe Uncini.

Il riferimento pittorico dei giovani artisti di quel periodo è sicuramente l’Informale che si afferma con grande clamore alla Biennale veneziana del 1960 ma Schifano sembra quasi essere più interessato alla pubblicità, alla tv – di cui subito ne intuisce le notevoli potenzialità massmediatiche – e al boom economico che coinvolge la società di quegli anni. L’artista si trova dunque a confrontarsi con la complessità della cultura coeva, con la realtà in cui vive ma la rielabora in modo del tutto personale, intuisce come si evolve la società e i suoi meccanismi. La pittura diventa quasi un mezzo critico per affrontare la contemporaneità. 

Veduta della mostra a Castiglioncello

Lo schermo televisivo è uno degli stilemi fondamentali della sua produzione artistica, lo schermo però è anche una finestra sul mondo attraverso il quale scrutare la società e rapportarsi a essa. Per Schifano dai monocromi alla "figurazione” il passo è breve, ma la sua è una figurazione "smozzicata”, incompleta, frammentata, presta attenzione alla realtà urbana e le pubblicità della Esso e della Coca Cola diventano immagini in cui riflettersi.

All’inizio degli anni Sessanta, Schifano è tra i primi a intuire che non è più Parigi il forum di scambio per l’arte contemporanea, ma New York e dunque comincia a frequentare con assiduità la metropoli americana dove la Pop Art si sta diffondendo a velocità esponenziale. Entra in contatto con i popist, – è incuriosito da Jim Dine, Andy Warhol e Jasper Jonhs – e con Ileana Sonnebend che, dal 1962 con l’apertura del nuovo spazio espositivo a Parigi, diventerà la sua gallerista sia in Europa che Oltreoceano. Ma, nonostante la notorietà che quest’opportunità gli dà, non si comporta come un artista americano, rimane italiano – romano in particolare – ed è orgoglioso di esserlo.

Camminare, 1965, smalto e grafite su tela, 200 x 300 cm

La breve parentesi dei "paesaggi anemici” in cui il colore – che fino a quel momento era stato lo smalto, resistente e brillante – si affievolisce e la figurazione si assottiglia fino a diventare povera ed evanescente, apre la strada alla rivisitazione del Futurismo. Tra le opere di maggior rilievo del periodo è visibile A la Balla del 1965 con la quale l’artista fa un personale omaggio a Giacomo Balla.

Futurismo rivisitato, 1966, smalto, grafite e spray su carta, 70 x 130 cm

Il filone "futurista” prende avvio però con Camminare, altro omaggio al Balla di Bambina che corre sul balcone del 1912, ma raggiunge il suo culmine con la serie di dipinti impostati sulla classica foto di gruppo con Luigi Russolo, Carlo Carrà, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e Gino Severini a Parigi nel 1912 proiettata con l’episcopio che diventa la "base” su cui operare con interventi colorati da icona pop al pari di una pubblicità martellante. Qui l’artista coglie le origini della sua italianità e la sagoma dei cinque protagonisti diventa il suo nuovo stilema. Il colore ha spesso tonalità acide e valenze flou e la superficie dei quadri è talvolta ricoperta da lastre di plexiglass zigrinato che danno l’idea dell’immagine in movimento e dello schermo televisivo.

Veduta della mostra a Castiglioncello

Il secondo versante degli anni Sessanta è caratterizzato dal recupero dei paesaggi della sua infanzia: le stelle e la palma richiamano il deserto della "sua” Libia, dove Schifano era nato nel 1934 e che aveva lasciato in tenera età. In queste opere la costruzione con il "riquadro” finestra/schermo è spesso evidente e i pannelli di perspex applicati sulla superficie pittorica danno l’impressione della riflettenza della luce e del recupero di una magia del passato, nonostante il colore spray abbia tonalità squillanti e antinaturalistiche.

Nell’ultimo scorcio del decennio Schifano si avvicina a tematiche socio-politiche con la serie Compagni compagni del 1968 alla cui base c’è la fotografia di reportage degli eventi d’attualità come la guerra del Vietnam o la contestazione giovanile filtrata attraverso la tv. In questo periodo Schifano era solito tenere accesi nel suo studio vari schermi televisivi sui quali passavano in continuazione immagini senza sonoro, erano immagini in bianco e nero che l’artista rende però sulla tela con pochi tocchi di colore che sono per lo più emozionali e non reali.

Veduta della mostra a Castiglioncello

Il percorso si conclude con i "paesaggi TV” concepito tra il 1969 e il 1970 dove la sagoma dello schermo televisivo è particolarmente evidente. Sono opere create su pellicola fotografica su cui l’artista interviene con interventi di colori particolarmente vivaci. 

La mostra, che si articola quindi in diversi periodi nonostante abbracci un arco temporale piuttosto limitato ma sufficiente e farci vedere come già in quegli anni tutto fosse già in nuce, è affiancata da una serie di documenti visivi che sottolinea l’interesse di Schifano per il cinema e per il video, non a caso è stato uno dei primi italiani a realizzare video d’artista. Umano non umano, il film documentario realizzato nel 1971, nel quale compaiono anche Carmelo Bene, Alberto Moravia e Sandro Penna, è essenziale per capire l’approccio che Schifano ha avuto con l’immagine. 

Street Art e legalità.

Il tema caldo è servito, in occasione della terza edizione del Festival “Lecco Street View”
pubblicato giovedì 29 agosto 2013

Roa, Bird

Quali sono le relazioni tra street art e legalità? Quali implicazioni per l'arte che da sempre si occupa della messa in scena della cultura, della politica e delle problematiche sociali, nel modo meno convenzionale? Se lo sono domandati a Lecco, dove il prossimo 5 settembre inaugurerà la terza edizione del Lecco Street View, il festival dedicato ai graffiti a cura di Chiara Canali, che si aprirà con uno dei writer più famosi al mondo, il belga Roa, insieme all'italiano Lucamaleonte, celebre per l'utilizzo perfetto della tecnica dello stencil, che lavorerà insieme a dieci detenuti, minori e non, selezionati per un laboratorio formativo. 
Due giorni di preparazione a quello che sarà il momento del lavoro: sabato 7 settembre, dalle 9 alle 19, i partecipanti al workshop, realizzeranno un murales presso il Sottopasso Pedonale della Stazione Ferrroviaria di Lecco, supervisionati dal graffitista romano.
Roa, in occasione di questa nuova edizione della kermesse, porterà invece a lecco uno la realizzazione di uno dei suoi celebri soggetti:  un grande uccello in bianco e nero, tema già raffigurato in aree urbane come la famosa Brick Lane di Londra. Un progetto che quest'anno, insomma, sarà richiamato a riqualificare non solo intere strade della città lombarda, come avvenuto nelle scorse due edizioni, ma anche a "ripensare” il concetto di giustizia, attraverso due appuntamenti, "Una città da tessere”, il 6 settembre, e "Cos’è la giustizia?”, nel quale i partecipanti potranno interrogarsi sul concetto di giustizia moderati da Giulia Venturini, dell’ARCI di Lecco. La conclusione di un progetto triennale che ha preso avvio nel settembre 2011 con la riqualificazione di una zona degradata, ed è proseguita nel 2012 con l’organizzazione di una mostra di "Street Art & Urban Art” presso la Torre Viscontea di Lecco e la Quadreria Bovara Reina di Malgrate, in occasione dell’ottava giornata del contemporaneo.www.leccostreetview.com

Arte nel cesso. E non è uno scherzo



 il progetto di due bad boys tarantini, che per una settimana occuperanno un bagno pubblico di Grottaglie
pubblicato giovedì 29 agosto 2013

uno scatto di Dario Miale

C'era un passo, piuttosto divertente, della Filosofia di Andy Warhol. Parlava, ovviamente, di consumo. Raccontava di come tutto finiva nello scarico del wc, dai colori che usava Lichtenstein al cibo, dai trucchi ai pennelli. Ovviamente per certi versi si trattava di metafore, ma era emblematico di quanta roba finisse nel cesso. Diversi anni dopo Lea Vergine propose una mostra al Mart di Rovereto, intitolata "Trash. Quando i rifiuti diventano arte”. La critica in catalogo scriveva che continuamente siamo rigettati, e a nostra volta rigettiamo, nel mondo lembi di vita, identità, oggetti. Che fare se non sceneggiare una nuova esistenza, mappare il confine a volte mortifero del rifiuto per una catarsi? Ecco, il progetto che vi stiamo per raccontare si svolge esattamente in un bagno pubblico. Siamo a Grottaglie, in provincia di Taranto, dove due giovani "bad boys”, Giorgio Di Palma e Dario Miale, nati nel 1981 e '85, hanno concepito una mostra di ceramiche e immagini irriverenti e sfrontate, che sarà visibile nel bagno del Castello Episcopio da sabato 31 agosto. Una mostra sui bagni pubblici, dentro gli stessi. Asciugamani, sturalavandini in ceramica, immagini di chi apre, di chi fa i bisogni, di chi si trucca e di chi lava. 
Dimenticatevi i progetti di Franco Vaccari sul Diurno Cobianchi, qui il sarcasmo la fa da padrone, anche a partire dal titolo: "Cacate”. Un nome che sembra un programma, e che forse anche per questo non ha di certo avuto la pretesa di entrare in una Pinacoteca o in una galleria, ma di restare nel luogo più consono, che allo stesso tempo però sarà investito di una nuova vita: per una settimana un cesso sarà lo spazio di un esperimento che, divertente pensarlo, sarebbe piaciuto a Duchamp! 
In tutto una ventina di opere, dove il ceramista Di Palma e il fotografo Miale concentrano l’uno in una serie di manufatti e l’altro in un reportage fotografico il loro spirito artistico e ironico, il primo plasmando oggetti d’uso comune in un bagno pubblico, e il secondo scattando come un voyeur fotografie ai fruitori del luogo nei loro momenti più intimi. Pronti a entrare nel turpe di uno scherzo estivo che sfida i più impressionabili e chi giurerebbe che l'arte non abbia mai sconfinato in una toilette? Eppure forse qualcuno ricorderà che all'ultima edizione dello Skulptur Projekte di Münster, nel 2007, un certo signor Hans-Peter Feldmann "arredò” i bagni pubblici in Domplatz, vero?

mercoledì 28 agosto 2013

Dal 26 agosto all'8 settembre ...e se fossero capolavori ?



Al 26 agosto all'8 settembre tutti ad interrogarsi sul quesito di Toscanaccio che espone le sue opere ultime presso APPRODO ALLA LETTURA a Piazza dei Ravennati Ostia Lido.

E se fossero veramente dei capolavori ?

Toscanaccio in cuor suo sa che cos'è la sua arte e si diverte a provocare quelli che la vanno a guardare.
E' un artista che non si annoia e  cerca di non annoiare.

 La sua fantasia è attiva sempre. Si diverte e cerca di divertire anche chi non è intenzionato ad acquistarlo.
Potrebbe farne a meno, ma la sua arte non è di quelle che si imparano e si mettono da parte in attesa che possa ritornare utile.

Davanti a voi ci saranno sette composizioni a provocare la vostra intelligenza, la vostra disattenzione che è portata all'indifferenza, il vostro cruccio per non riuscire a trovare un percorso inosservato per ritornare nel posto da cui siete venuti.





martedì 27 agosto 2013

le Sagre e le Fiere di Settembre

Gentile Utente,

Casa Raspini, da sempre attenta alle tradizioni della buona tavola, ti invita a riscoprire le tipicità culinarie della tua regione selezionando per te le più interessanti manifestazioni enogastronomiche che si svolgeranno il prossimo mese.
Scopri le Sagre e le Fiere di Settembre e trascorri un divertente week end in famiglia all’insegna dei sapori e dei piaceri della buona cucina regionale!*

Sagra dello Stinco
Dal 15 Agosto al 1° Settembre a Massarosa, Lucca.

Gustosa sagra di fine estate quella che si terrà a Massarosa, in provincia di Lucca, dal 15 agosto al 1° settembre. Chi sarà in vacanza al mare in Versilia potrà raggiungere facilmente, e in pochi minuti, la sagra per gustare il saporito stinco di maiale con contorno di fagioli, crauti o patatine.
Sagra della Bruschetta
Dal 16 Agosto al 1° Settembre a Bozzano, Lucca.

Dal 16 Agosto al 1° Settembre si terrà a Bozzano, in provincia di Lucca, la Sagra della Bruschetta. Negli stand gastronomici verranno servite sfiziose bruschette di tutti i tipi, come antipasti insieme a salumi e formaggi o come piatti unici, oltre a saporite specialità regionali toscane. Tutte le sere saranno animate da spettacoli e musica.
Septemberfest e Tutti in Fiera
Dal 23 Agosto al 7 Settembre a Marina di Carrara, Massa.

Ad accompagnare la rinomata birra bavarese, negli stand gastronomici si potranno gustare würstel con crauti, stinco di maiale, speck con pane nero, manzo con contorni vari, insalata di patate, patatine fritte, crauti rossi, formaggi, crema di formaggi e, come dolci, golosi krapfen al forno e frittelle e strüdel di mele.
Villaggio della Birra - Il Festival dei Piccoli Birrifici
Dal 6 all’8 Settembre a Bibbiano, Siena.

I mastri birrai produttori delle migliori birre artigianali italiane, belghe ed europee, proporranno ai visitatori laboratori di degustazione e degustazioni guidate ai visitatori; nello stand ristorante si potranno inoltre gustare specialità italiane e belghe a base di birra o pasteggiare con gustosi taglieri di porchetta, salumi e formaggi senesi.
Sagra della Pizza e del Prosciutto
Dal 22 Agosto al 1° Settembre a Baiano di Spoleto, Perugia.

Dal 22 agosto al 1° settembre, negli stand gastronomici, verranno servite ottime pizze al piatto, ricchi antipasti a base del saporito prosciutto prodotto dai norcini di Baiano, e ancora, succulente grigliate di agnello o di maiale, piadine e panini col prosciutto e come dolci, pizza e piadina con nutella, zuppa inglese e frittelle della nonna.
Sagra della Lumaca
Dal 23 Agosto al 1° Settembre a Cantalupo di Bevagna, Perugia.

Dal 23 Agosto al 1° Settembre negli stand della sagra verranno serviti menu interamente a base di lumache e di selezionate materie prime come olio extravergine d’oliva biologico, pane a lievitazione naturale cotto a legna, pancetta tesa (uno dei salumi umbri più rinomati), verdure fresche locali ed erbe aromatiche del territorio.
Sagra dell'Arvoltolo 
Dal 30 Agosto all’8 Settembre a Olmeto, Perugia.

Semplicissima ma gustosa frittella tipica della tradizione contadina umbra, l’arvoltolo si potrà gustare negli stand gastronomici della sagra nelle sue varianti salate, con salumi e formaggi, e dolci, con zucchero o miele. Non mancheranno antipasti assortiti, come i rinomati salumi umbri, bruschette, primi piatti della tradizione umbra, torte farcite con prosciutto, salsicce e puntarelle, braciole, patate fritte e al forno, verdure, tozzetti con vin santo e crostate miste.
Sagra del Bosco - Funghi, Tartufi, Cinghiale
Dal 5 al 22 Settembre a Sferracavallo, Terni.

Negli stand gastronomici al coperto si potranno gustare le migliori ricette della tradizione umbra a base di delicati funghi porcini, aromatici tartufi e saporita carne di cinghiale. Fra i piatti in menu si potranno trovare gnocchi al tartufo, pappardelle al cinghiale, tagliatelle ai funghi porcini, carne alla brace, roast-beef al tartufo e funghi porcini fritti. In programma anche intrattenimenti musicali e danzanti.
Rieti Cuore Piccante - Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino
Dal 29 Agosto al 1° Settembre a Rieti.

Nelle vie e nelle piazze di Rieti sarà protagonista il peperoncino, in oltre 400 varietà provenienti da tutto il mondo. Negli stand gastronomici si potranno degustare e acquistare peperoncini e prodotti a base di peperoncino e i ristoranti che aderiscono alla manifestazione proporranno interi menu a base di peperoncino, dagli antipasti con salumi piccanti e verdure condite con peperoncino fino ai dolci. In programma anche degustazioni guidate e convegni a tema.
Sagra della Porchetta
Dal 30 Agosto al 1° Settembre ad Ariccia, Roma.

Dal 30 Agosto al 1° Settembre si terrà la Sagra della Porchetta ad Ariccia, che rivendica la paternità di questo saporito e rinomato piatto. Durante la sagra dai carri che sfileranno lungo la via Appia verranno lanciati gratuitamente ai visitatori panini farciti con porchetta. Verranno inoltre proposti menù a €15 (prenotazione obbligatoria), con un ricco antipasto di 10 portate dove oltre alla porchetta verranno serviti salumi (salame, prosciutto locale, salsicce secche, coppiette, lonza), bruschette e olive, due primi a scelta fra i classici piatti della tradizione laziale (carbonara, amatriciana, cacio e pepe, arrabbiata, gricia) e acqua o vino.
Sagra del Vino Moscato
Dal 6 all’8 Settembre a Monte San Biagio - Località Valle Marina, Latina.

Durante la sagra ai visitatori verranno distribuiti gratuitamente vino moscato e uva. In programma intrattenimenti musicali e danzanti e, la domenica, la sfilata tradizionale di carri allegorici, l’estrazione della lotteria a premi e fuochi d’artificio.
Festa della Birra - Oktoberfest
Dal 19 al 28 Settembre a Rieti.

Ad accompagnare l’autentica birra Augustiner Oktoberfest gustosi piatti della cucina bavarese e tedesca come gli immancabili würstel, il maialino arrosto e i brezen. Nel programma della manifestazione anche dj set e musica dal vivo.

lunedì 26 agosto 2013

...e se fossero capolavori ? di Toscanaccio.


E' da più di quarantanni che Giuseppe Scapigliati agita le acque dell'arte in quel di Ostia Lido.

Ogni mostra è un avvenimento non solo per il modo di come la organizza, ma per le opere che mostra che senza rinnegare niente del suo passato raccontano l'attualità vista come profanazione dei valori esistenziali, spirituali e sociali.

Saranno dei capolavori ? E' inutile chiederselo. Le opere di Giuseppe Scapigliati nella loro stesura sia coloristica che grafica sono sempre un passo avanti a quelli che vengono classificati come avanguardia, che esperimentano e si dannano l'anima per proporsi.

La provocazione Giuseppe ce l'ha nell'anima. Se ne ha ancora una è nascosta  nel groviglio delle sue
rappresentazioni pittoriche che hanno tutte le sembianze dei capolavori arrivati fin qui  dal passato della nostra nascita espressiva.

G. Ruocco














L'artista con il critico e storico dell'arte Anna Iozzino.
Saranno soltanto pizzette...?

lunedì 19 agosto 2013

Ultimate Funk Objects Vol. Out on 21st august 2013 ICE ONE



















    • ICE ONE   Visita Facebook






      Mercoled








  • Roma  - Mercoledì 21 agosto 2013
  • Ultimate Funk Objects Vol.
    Out on 21st august 2013


    All the tracks are edited and remastered by Iceone at K-Pax Edit Block.
    Info: iceone@inwind.it
    Mixed version by SoulStruggle
    Info: soulstruggle@hotmail.com

    Aretha Franklin - Rock Steady - Iceone K-Pax Edit
    Incredible Bongo Band - Apache - Iceone K-Pax Edit
    James Brown - Give It Up Or Turnit A Loose - Iceone K-Pax Edit
    James Brown - I Got Ants In My Pants, Part 1 - Iceone K-Pax Edit
    Lowell Fulson - Tramp - Iceone K-Pax Edit
    Lyn Collins - Think (About It) - Iceone K-Pax Edit
    Madcliff - You can make the change - Iceone K-Pax Edit
    Mandrill - Ape Is High - Iceone K-Pax Edit
    Marva Whitney - It's My Thing - Iceone K-Pax Edit
    MFSB - Family affair - Iceone K-Pax Edit
    Michael Jackson & Jackson Five - It's Great To Be Here - Iceone K-Pax Edit
    Mike Curb Congregation - Burning Bridges - Iceone - K-Pax Edit
    Moon People - Hippy, Skippy, Moon Street - Iceone K-Pax Edit
    Music Machine - Taxman - Iceone K-Pax Edit
    New Hope - God of all of us - Iceone K-Pax Edit
    New mastersounds - Turn this thing around - Iceone K-Pax Edit
    Ofra Haza - Shir Am Teymani - Iceone K-Pax Edit
    Ohio Players - Controller's Mind - Iceone K-Pax Edit
    PC's LTD - Fast Man - Iceone K-Pax Edit
    Pete Moore - Shady Blues - Iceone K-Pax Edit
    Ralph MacDonald - Jam On The Groove - Iceone K-Pax Edit
    Ray Bryant vs Rene Lussier & Now Orchestra - Up Above the Rock vs Mon Pied Dans L'Air - Iceone K-Pax Edit
    Rene Lussier - Le Tour Du Bloc - Iceone K-Pax Edit
    Rhon Silva - Get It Right - Iceone K-Pax Edit
    Rock Workshop - I Think Its - Iceone K-Pax Edit
    Rock Workshop - I Think Its (Version) - Iceone K-Pax Edit
    Salt - Hung Up - Iceone K-Pax Edit
    Slim & The Soulful Saints - Fish Head - Iceone K-Pax Edit
    Sly & The Family Stone - Advice - Iceone K-Pax Edit
    Soulful Illusion - Soulful Illusion - Iceone K-Pax Edit
    Talking Heads - Warning Sign - Iceone K-Pax Edit
    Tom Jones - Hold On, I'm Coming - Iceone K-Pax Edit
    Turtles - Can I Get to Know You Better - Iceone K-Pax Edit
    Turtles - I'm Chief Kamanawanalea (We're the Royal Macadamian Nuts) - Iceone K-Pax Edit
    Unemployed - Funky Thing - Iceone K-Pax Edit
    Universals - New Generation - Iceone K-Pax Edit
    Vaughn Mason & Crew - We're Gonna Funk You Up - Iceone K-Pax Edit
    Velvert Turner Group - Strangely New - Iceone K-Pax Edit
    Vern Blair Debate - Ooh Ah Ee - Iceone K-Pax Edit
    Wild Magnolias - Soul, Soul, Soul - Iceone K-Pax Edit
    Willie Bobo - Always There - Iceone K-Pax Edit
    Willie Hobbs - Yes My Goodness Yes - Iceone K-Pax Edit
    Wilson Pickett - Get Me Back On Time - Iceone K-Pax Edit
    Yusef Lateef - Eastern Market - Iceone K-Pax Edit
    ++++++++++++++++++++++++++++++
    Bonus Track: Mixed Version by SoulStruggle..
    https://www.facebook.com/gianluca.soulstruggle





venerdì 16 agosto 2013

Qualcosa di fresco ? Il gusto dei ricordi fa al tuo caso




estate e nutella…..


estate3
Ricettina velocissima e gustosissima, tra sole,spiaggia e stelle cadenti…….
amore2
………….e l’amore di tutti per la Nutella.
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I miei carissimi amici Pino e Angela delle gelaterie Fantasy di Sampieri e Pozzallo producono un gelato alla Nutella strabiliante………..ma io sono troppo lontana! e allora di necessità virtù ( perchè la Nutella è una necessità,naturalmente! ) e voilà!
Gelato alla Nutella fatto a casa!
gelati nutella
per 12 formine di gelato ( tipo quelle di IKea, per capirci) : 1 barattolo di Nutella da 350 gr, 1 quarto di panna da montare o 1 lattina di latte condensato,zucchero q.b.
Mescolare con il mixer la Nutella e il latte condensato e poi riempire le formine.Mettere in freezer per almeno 3 ore
Se optate per la panna, mescolate Nutella e panna più 2 cucchiai di zucchero.
Attenzione: è un gelato che crea dipendenza!!!
( se non avete le formine, usate i bicchierini di plastica da caffè e i bastoncini )
Potete anche mettere il mix in una ciotola e poi servirlo a palline con decorazioni varie: stelline colorate, nocciole tostate e tritate, sciroppo di cioccolato fondente,…………gelato nutella

giovedì 15 agosto 2013

Commenta Stampa Segnala Molestie telefoniche via sms: la Cassazione chiarisce i contorni del reato

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE I PENALE
Sentenza 13 dicembre 2012 – 17 gennaio 2013, n. 2597
(Presidente Giordano – Relatore Caiazzo)

Rilevato in fatto
Con sentenza in data 28.6.2011 il Tribunale dl Palermo condannava C.R. alla pena di euro 400,00 di ammenda, e a risarcire i danni alla parte civile che liquidava in euro 500,00, in ordine al reato di cui agli artt. 81 e 660 c.p. per aver, inviandole SMS dal contenuto offensivo, recato molestia e disturbo a D.F.A., il 30.12.2006 e l’8.1.2007.

La parte lesa aveva ricevuto un SMS il 30.12.2006 dal seguente tenore: “è giusto che tu lo sappia, S. da sempre ti fa le corna, povera cretina, sei l’unica a non saperlo, forse”.
Il successivo 8 gennaio la D.F. aveva ricevuto altro messaggio, “d’altronde una mediocre come te che si aspettava? Tuo marito è un bel ragazzo e tu una befana, non ti resta che fare la cornuta contenta”.

Dalle indagini era risultato che i due messaggi erano stati spediti dal cellulare intestato alla cognata C.R. Secondo Il Tribunale il fatto era da attribuire all’imputata, anche perché la stessa, dopo il fatto, non aveva avuto alcun contatto con la denunciante per chiarire la sua posizione.

La reiterata condotta, secondo il giudicante, appariva idonea a recare molestia e disturbo alla persona offesa, ponendola in una condizione di forte disagio ed alterandone in modo significativo le normali condizioni di tranquillità personale e familiare.

Avverso la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l’imputata, tramite il proprio difensore, chiedendone l’annullamento per errata applicazione dell’art. 660 c.p. e dell’art. 191 c.p.p. nonché per difetto di motivazione.

Il fatto contestato non era punibile poiché non era ravvisabile alcuna lesione dell’ordine pubblico, bene giuridico tutelato dalla norma di cui all’art. 660 c.p.

Il fatto, secondo la ricorrente, non integra il reato contestato trattandosi di soli due SMS, inviati in ora diurna da utenza cellulare non celata.

La testimonianza della parte lesa era inutilizzabile poiché non erano stati raccolti elementi idonei a convalidare le sue dichiarazioni né la sentenza aveva adeguatamente motivato sulla intrinseca credibilità della parte offesa.

Ha presentato una memoria il difensore di parte civile con la quale ha contestato le tesi sostenute dalla ricorrente.
Considerato in diritto
I motivi di ricorso sono manifestamente infondati.

Il reato contestato punisce chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero con il mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo.

Non vi è dubbio che il contenuto dei due suddetti sms, inviati dall’imputata alla parte lesa, erano idonei a recare molestia e disturbo per le ragioni indicate nella sentenza impugnata.

Il reato de quo è plurioffensivo, poiché protegge, oltre la tranquillità della persona offesa, anche l’ordine pubblico, che però è sufficiente, per la sussistenza del reato, che sia messo solo in pericolo per la possibile reazione della parte offesa.

Non si riscontra alcun vizio logico giuridico nella motivazione con la quale il Tribunale ha ritenuto l’imputata responsabile del reato ascrittole, ed è destituita di fondamento l’affermazione del ricorrente che la testimonianza della persona offesa non sarebbe utilizzabile - sebbene ritenuta attendibile dal giudicante - in mancanza di elementi idonei a convalidare le sue dichiarazioni.

Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.

Alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso consegue di diritto la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza di prova circa l’assenza di colpa nella proposizione dell’impugnazione (Corte Costituzionale, sent. n. 186 del 2000), al versamento della somma alla Cassa delle Ammende indicata nel dispositivo, ritenuta congrua da questa Corte. L’imputata, inoltre, deve essere condannata a rimborsare le spese sostenute dalla parte civile in questo giudizio che si liquidano come da dispositivo.
P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di euro 1.000,00 alla Cassa delle Ammende, nonché alla rifusione delle spese sostenute in questo giudizio dalla parte civile che liquida in euro 1.500,00, altre accessori come per legge. 

mercoledì 14 agosto 2013

Un “TUFFFO” dalla Torre Mola di Formia.

 ARIA cala il proprio asso estivo, con un mese di arte contemporanea
pubblicato giovedì 1 agosto 2013

Torre di Mola. Formia. Location di TUFFFO

Un tufffo con tre f è fortissimo,  perché non solo simboleggia l’unione tra l’uomo e gli elementi vitali, ma perché trattasi di un attimo sospeso in cui per un istante si ripercorrono i continui cambiamenti di prospettiva ai quali l’uomo si è adattato, finendo per rivestirsi di una natura duttile, proteiforme, incessantemente protesa verso il cambiamento. E poi c'è il rischio, la sfida, la rottura del consuetudinario che libera le emozioni e si fa "evento”, «ricapitola tutti i microtraumi e le omeostasi che continuamente il nostro corpo richiede per adattarsi alla realtà, abituale, certo, ma perennemente mutevole, che lo circonda. TUFFFO dunque come metafora di un’arte che esplora la vita, che vuole essere vita rivelata in tutta la sua intensità e drammaticità (quella del tuffo al cuore), ma anche nella sua giocondità: un’arte che è sfida, trascendimento oltre e verso… ». Con queste premesse il collettivo di artisti fondatori della rivista ARIA prende spunto per una nuova puntata di "C'era una volta, una volta sola”. E lo fa nella restaurata torre di Mola, affacciata sul porto di Formia, che dal prossimo 8 agosto, per quasi tutto il mese, sarà teatro di un "omaggio a tutte le istituzioni e agli artisti in vacanza”. 
Irriverente ARIA, che gioca con il concetto "in residenza” e porterà nella particolare location  ambientazioni video, immagini, sculture e installazioni sparse in ogni sala della torre, che si confronterà anche con il teatro e le performance di Roberta Nicolai - triangolo scaleno teatro, la Zattera di Babelediretta da Carlo Quartucci, e per chiudere un’azione ideata da Riccardo Caporossi con la presenza dell’attore Vincenzo Preziosa. Un'occupazione poetica, pensando anche ai rischi del mestiere, e alle capacità di volare, come raccontava Yves Klein con il suo "tufffo” nel vuoto che vedranno coinvolti gli artisti del quarto numero della rivista, da Gianni Asdrubali a Iginio De Luca, da Simona Frillici a Dario Ghibaudo, da Franco Losvizzero a Lino Strangis. Per portare ARIA di vacanze, e d'arte.

Marcaccio, Milano e la pittura "loveless"


di Caterina Failla

“Loveless: Variant Paintants”, la prima personale dell’argentino Fabian Marcaccio approda a Milano negli spazi della Galleria Jeromo Zodo, a raccontare di una vita contemporanea sempre più apatica e insofferente

Fabian Marcaccio, This Just In Paintant, 2009, foto Caterina FaillaFabian Marcaccio, Paint Fuck Film Kill Itself Paintaint, 2011, foto Caterina Failla
Fabian Marcaccio alla Galleria Jerome Zodo, foto Caterina FaillaFabiam Marcaccio, This Just Out Paintant, 2009, foto Caterina Failla


Fabian Marcaccio presenta la sua prima personale italiana "LOVELESS: Variant Paintants”. Con una serie di quadri e sculture. Marcaccio indaga l’apatia del mondo contemporaneo, mettendo in scena un percorso di forte impatto spaziale ed emotivo che rappresenta il dolore e l’insofferenza del vivere contemporaneo. È il caso del dittico formato da This Just Out Paintant e This Just In Paintant, dove due figure umane, sembrano non trovare più una soluzione al loro male di vivere. Una vomita la realtà, liberandosi di qualcosa proveniente dal suo interno, mentre l’altra si annulla, con una pistola in bocca, inglobando questo dolore tra simbologie di negazione e distruzione. La tecnica usata da Marcaccio rispecchia questa disperazione. Una struttura di metallo sul quale viene avvolta una tela con una stampa digitale, viene poi spalmata di brandelli di silicone colorato, simbolo di una carne in disfacimento e di un corpo che non riesce più a ricomporsi.

"La cultura è una delle carte più importanti che il Governo intende giocarsi".

 Parola di Enrico Letta, che con Massimo Bray lancia il "decreto Pompei"
pubblicato venerdì 2 agosto 2013

Pompei

Una nuova soprintendenza speciale, staccata da quella di Napoli e Caserta, tutta per Pompei. E una "unità di coordinamento" che dovrà garantire trasparenza negli appalti, migliorare la gestione del sito, delle spese e definire le emergenze. Niente di meno per il sito archeologico forse più importante del mondo, che oggi è sotto i riflettori di nuovo grazie al Ministro Massimo Bray e al Presidente del Consiglio Enrico Letta, che hanno illustrato le misure del decreto legge relativo agli scavi approvato oggi al Consiglio dei Ministri, in una giornata bollente per la politica italiana e per le sorti del Paese, dopo la condanna all'ex premier Berlusconi. Si rilancia dunque, forse anche per aprire un nuovo capitolo nella tempesta, che possa portare una sorta di onda positiva: «La cultura è una della carte più importanti che il Governo intende giocarsi, per l'immagine del nostro Paese e per la creazione di posti di lavoro. Questo decreto sul tema Pompei, dà una grande risposta al mondo, ovviamente attorno a questa valorizzazione pensiamo di dare grandi risultati in termini di attrazione turistica anche per gli altri siti come la Reggia di Caserta» ha detto Letta. 
Ma ci sono anche novità in fatto di musei: il Ministero dei Beni Culturali riavrà completamente gli introiti della vendita dei biglietti che dalla Finanziaria del 2008 (con una contestatissima decisione del governo Prodi) tornavano al Tesoro e venivano riassegnati solo per la metà al ministero. Tra i nuovi stanziamenti, dopo i fondi del Cipe, 8 milioni andranno per il progetto dei nuovi Uffizi, 4 milioni per il Museo della Shoah a Ferrara, 2 milioni per una serie di interventi urgenti. Cinquecento neolaureati under 35 avranno un contratto a termine di un anno per un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione del patrimonio culturale, mentre le Fondazioni lirico sinfoniche potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro che sarà gestito da un commissario straordinario. Però qui le cose saranno meno facili, perché si chiederà di ridurre fino al 50 per cento il personale tecnico-amministrativo. «Erano quasi 30 anni che un governo non dedicava un intero decreto alla cultura, è il segno evidente che dalla cultura si può ripartire per creare crescita, sviluppo e posti di lavoro, per dare un futuro al nostro paese e soprattutto per credere nelle nuove generazioni. È una scelta politica molto molto chiara» ha precisato Bray, nei giorni scorsi in visita proprio a Pompei. 
Un altro passo verso quel decreto del "fare" che aveva tralasciato nelle sue voci la parola "cultura". Meglio tardi che mai?

Pinzolo, uccide a coltellate la ex


Non è stato Pinzolo ad ammazzare la ex dell'avvocato, ma l'avvocato che è l'ennesimo ex rifiutato.

Cappuccetto rosso nella tana del lupo. Ma quando impareranno le superstiti in procinto di abbandonare i propri fidanzati a non  fidarsi più del  fidanzato che hanno deciso di abbandonare o denunciare?

Le autorità dovrebbero prestare più attenzione alle denunce di stolking con la convocazione in caserma del denunciato per sottoporlo a provvedimenti di rieducazione e vigilanza al fine di impedirne le eventuali azioni criminali.

Diffidare inoltre la denunciante a non frequentare l'autore dei suoi mali.