Comunicato Stampa 29 giugno 2013
PORTO DI OSTIA: FALLISCE L’ATI, SALTA IL RADDOPPIO DEL PORTO?
In
data 18 aprile 2013 l’ATI srl diMau-ro Balini, la società che ha costruito il
porto di Ostia, ha dichiarato fallimento. Dopo 12 anni dall’inaugurazione del
porto (23 giugno 2001), rischiano dunque di essere azzerati alcuni degli oneri
spettanti alla società, in particolare la realizzazione di una nuova Caserma
della Guardia di Finanza ma anche il protocollo d’intesa, firmato il 20 novembre
1998 con i sindacati, che doveva assicurare posti di lavoro e corsi di
formazione. La data dell’udienza per l’esame dello stato passivo è stata fissata
al 10 luglio presso il Tribunale di Roma.
Ci domandiamo: saranno presenti il
Comune di Roma e la Regione Lazio ad accertarsi che l’accordo di programma,
ratificato nel 2000 con delibera n.134 dal Consiglio Comunale, sia rispettato a
garanzia dei cittadini?
Si può autorizzare il raddoppio del porto se ancora la
realizzazione del progetto globale precedente risulta incompleta? Tutta
l’operazione del porto di Ostia ha vicende urbanistiche a dir poco ‘complesse’
su cui già ci siamo espressi e torneremo, ora si aggiunge anche questa tegola
del fallimento. In realtà non siamo certi che Mauro Balini, al tempo
proprietario di stabilimenti balneari come il Plinius e il Kursaal, esca di
scena. Infatti Balini risulta socio unico della Porto Turistico di Roma srl, la
stessa società che ora ha chiesto e ottenuto il raddoppio del porto e che aveva
ricevuto la concessione dall’Amministrazione Marittima in data 30 ottobre 2001.
Date che non tornano visto che dalle visure presso la CCIIAA di Roma l’atto
costitutivo della società risulta esser stato redatto il 15 dicembre 2004, cioè
3 anni dopo la concessione. Insomma, che ci sia qualcosa da chiarire prima che i
lavori del raddoppio del Porto di Ostia abbiano inizio, è fuori discussione.
Tutte le autorità preposte al controllo, in particolare il Comune di Roma, la
Regione Lazio e la Capitaneria di Porto, devono esprimersi a riguardo.
L’imprenditore faccia giustamente il suo percorso, ma i vari Zingaretti, Marino
e Tassone (presidente dell’attuale X Municipio), con i loro uffici, pure. Nel
rispetto della trasparenza verso la cittadinanza tutta.